Si chiude l’Erasmus alla Morvillo: “Piccoli esploratori pronti a mappare il nostro territorio”

Redazione

Cronaca - Monreale

Si chiude l’Erasmus alla Morvillo: “Piccoli esploratori pronti a mappare il nostro territorio”
L'istituto in qualità di scuola capofila, ha coordinato tutte le fasi del progetto

29 Maggio 2021 - 10:01

Si è concluso il progetto Erasmus, della durata triennale “Noi piccoli esploratori del XXI secolo, pronti a mappare e codificare il nostro territorio”, che ha visto coinvolte 6 classe della primaria ed una della secondaria di primo grado dell’Istituto “Francesca Morvillo” di Monreale, coordinate dalle insegnanti Melania Nicolosi, Anna Favaloro, Antonella Di Piazza, Cettina Giambruno, Ina Carrozza, Anna Maria Verghi.

“Il nostro istituto – spiegano le insegnanti – in qualità di scuola capofila, ha coordinato tutte le fasi del progetto. Le azioni previste, nell’arco temporale 2018/2020 prorogate al 2021 per l’emergenza Covid-19, sono state portate a termine in stretta collaborazione con i paesi facenti parte del partenariato: Lituania, Croazia e Polonia”.

Il progetto ha avuto una duplice finalità: far conoscere meglio il territorio monrealese ai nostri alunni e ai nostri partner, esplorandone siti conosciuti e non; far conoscere ed usare la metodologia del coding per favorire lo sviluppo del pensiero computazionale, ovvero l’abitudine a risolvere problemi, più o meno complessi, mettendo la programmazione al centro dell’apprendimento. Il progetto ha rappresentato, dentro e fuori l’istituzione scolastica, una grande occasione di crescita intellettuale e personale.

“Gli alunni – spiegano ancora le insegnati – si sono confrontati tra loro e con i bambini delle scuole partner, specialmente in quest’ultimo anno visto la modalità online dei meeting, hanno realizzato diversi progetti, utilizzando la piattaforma Scratch, integrati con le discipline scolastiche: hanno mappato e codificato percorsi, realizzato storytelling e animazioni facilitando e migliorando l’uso della lingua comunitaria. La modalità in videoconferenza, seppur con difficoltà, ha avuto un riscontro molto positivi per i piccoli esploratori che hanno potuto viaggiare, virtualmente, alla scoperta di nuovi territori in un momento di restrizioni”.

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