Arcidiacono, i primi due anni da sindaco: “Mai paura. La pandemia? Uno choc”

Giorgio Vaiana

Cronaca - L'intervista

Arcidiacono, i primi due anni da sindaco: “Mai paura. La pandemia? Uno choc”
A distanza di due anni, Arcidiacono traccia con noi un bilancio della sua esperienza.

13 Maggio 2021 - 10:08

Due anni fa Alberto Arcidiacono diventava ufficialmente il nuovo sindaco di Monreale. Al ballottaggio una sfida che si era vista nel 2014, con Piero Capizzi, ma stavolta dall’esito diverso e la sua vittoria, con ampio distacco, proprio nei confronti dell’avvocato monrealese. Arcidiacono è diventato così il nuovo inquilino del Palazzo di Città. Oggi a distanza di due anni, quasi a metà percorso, Arcidiacono traccia con noi un bilancio della sua esperienza.

Sindaco, come si sente a distanza di due anni?
“E’ come se fosse il primo giorno. Sento il carico e il peso delle responsabilità e, anche se sono già trascorsi due anni e quindi ho tanta eperienza alle spalle, ogni giorno vivo una situazione completamente nuova, in evoluzione. Ho sempre addosso il desiderio di poter dare ancora tutto quello che ho”.

E com’è stato vivere la pandemia da primo cittadino?
“E’ un pensiero che non ti abbandona mai. Cioè, quando si parla di una questione amministrativa, poi arrivi a casa e te ne dimentichi. Invece il coronavirus è stato ed è un pensiero ricorrente, fa farte della mente, è una cosa metabolizzata che non puoi tentare di allontanare. Ma io, gli assessori e tutti i protagonisti della macchina amministrativa siamo sempre sul pezzo per fronteggiare questo problema. Anche se, dico sul serio, non ti si scolla mai di dosso”.

Ha mai pensato “questo è troppo, non ce la faccio”?
“Non ho mai pensato “non ce la faccio”, oppure “adesso mollo”. Ci sono stati momenti in cui mi sono chiesto “dove andiamo a finire”, “dove stiamo andando”, “cosa dobbiamo fare”, “come dobbiamo reagire”. Ma l’idea di mollare non mi è mai passata per la testa. Sono sempre concentrato verso la ricerca di nuove soluzioni”.

Mi dica tre cose che avete fatto e di cui si sente orgoglioso…
“Sicuramente il traguardo quasi raggiunto dell’illuminazione in circonvallazione va al primo posto. Per me è qualcosa di unico. Poi la manutenzione al cimitero monumentale e la realizzazione di quasi 140 nuovi loculi e il parco giochi inclusivo. Sono tutte cose che abbiamo realizzato con soldi trovati nelle casse comunali, con i nostri sforzi”.

E ci anticipi qualche novità…
“A breve riceveremo il via da parte della Regione per la ripresa dei lavori al cinema Imperia. Un’altra cosa bellissima per la città di Monreale, ma che è realizzata con soldi non nostri. Per questo, come le spiegavo, sono molto soddisfatto delle cose che citavo prima, perché realizzate con soldi che abbiamo trovato e che altri non sono riusciti a sfruttare”.

In questi due anni, pezzi della sua compagine politica si sono un po’ persi per strada…
“Quando inizi un percorso, un viaggio politico, non ti aspetti mai che possano cambiare i tuoi compagni con cui hai iniziato. Anche perché i programmi vengono fatti in funzione dei soggetti che hai all’interno della compagine politica. Io poi credo che ogni corpo, ad un certo punto, trovi presto un suo equilibrio. Ci sono ancora oggi tante interlocuzioni e non è detto che l’esperienza con Il Mosaico sia definitivamente chiusa. Noi abbiamo imparato sempre a guardare al futuro e non al passato. E’ un nostro obbligo. Programmare le cose e tentare di realizzarle al più presto”. Magari è presto per dirlo, ma Arcidiacono nel 2024 si ricandiderà? “Sì…”

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