Alla scorsa tornata elettorale Giuseppe La Corte, che di certo di politica monrealese non è un novizio, aveva conquistato ben 541 voti. E lo aveva fatto schierandosi con la Lega, un partito che in Sicilia non è tra i più votati e appoggiando le idee del candidato sindaco Giuseppe Romanotto. La storia la conosciamo tutti su com’è finita. Ma Giuseppe La Corte ha continuato a fare quello che sa fare. Raccogliere le preoccupazioni, i disagi e le proposte delle persone e portarle all’interno del Palazzo di Città. Sempre, come è nel suo stile, governando quando si tratta di essere in maggioranza (è stato anche vice-sindaco con Filippo Di Matteo) e facendo una sana e costruttiva opposizione, quando si trova dall’altro lato. Ma adesso, La Corte ammette di essere un po’ stanco: “Mi prendo una pausa di riflessione – dice – perché, anche se condivido il percorso della Lega nazionale, a livello regionale non riesco a condividere le varie scelte prese per la gestione del partito. Ho potuto costatare che le parole del leader del partito sulla meritocrazia nella provincia di Palermo non vengono applicate. Quindi rimango nelle fila di quell’opposizione costruttiva che mi ha sempre contaddistinto in questi anni”.