Beni confiscati abbandonati e non assegnati: “Da rivedere sistema di assegnazione”

Redazione

Palermo - La denuncia

Beni confiscati abbandonati e non assegnati: “Da rivedere sistema di assegnazione”
SalvinoCaputo: "Da rivedere il ruolo dell'Agenzia nazionale dei beni confiscati"

06 Marzo 2021 - 18:52

“Se non si riesce ad utilizzare per finalità sociali o produttive i beni immobili confiscati, vuol dire che bisogna rivedere il ruolo e l’efficacia della Agenzia nazionale per i beni confiscati e, sicuramente il funzionamento della sede palermitana. In abbandono e senza alcun utilizzo, potrebbero invece diventare sedi di attività sociali, edifici per pubblica utilità o addirittura luoghi per attività produttive con nuovi posti di lavoro. Invece sembra che si sia bloccato il meccanismo istituzionale preposto a ricevere ed avviare ad utilizzo importanti beni immobili confiscati con fatica e utilizzo di risorse pubbliche a Cosa Nostra“.

A dichiararlo è Salvino Caputo, responsabile regionale per Forza Italia del dipartimento per le Attività Produttive e per il sostegno alle imprese. “Sento dire molto spesso e, mi fa male – ha aggiunto Caputo – che prima del sequestro molti immobili erano utilizzati, i terreni coltivati. Condivido l’allarme lanciato da Libera in merito ai ritardi nella destinazione ed utilizzo di beni. Avevamo salutato con molta speranza la fine della gestione commissariale che era destinata ad utilizzare i beni e la costituzione a livello territoriale e nazionale di un’agenzia finalizzata a velocizzare l’utilizzo di questi enormi patrimoni, per destinarli a cooperative giovanili, associazioni di volontariato, agli enti locali o addirittura farli diventare luoghi di produzione di beni e di nuovi posti di lavoro”.

“Evidentemente – conclude Caputo – le Agenzie sono diventate luoghi di burocrazia amministrativa, svincolati dal vero tessuto sociale e incapaci di rilanciare un enorme patrimonio che soltanto nella provincia palermitana conta 2.400 beni in abbandono e privi di una programmazione gestionale. Serve una visione produttiva e non statica di un patrimonio che va salvato. Proporrò all’assessore e vice presidente della Regione Gaetano Armao di sottoscrivere un protocollo di intesa con l’Agenzia palermitana per fare in modo di valorizzare a fini sociali ed imprenditoriali un enorme patrimonio immobiliare”.

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