“Vi spiego perché Monreale non potrà mai essere Zona Economica Speciale”

Giorgio Vaiana

Cronaca - Botta e risposta

“Vi spiego perché Monreale non potrà mai essere Zona Economica Speciale”
L'approvazione delle Zes, le Zone Economiche Speciali, ha scatenato nei comuni escusi dalla lista, una serie di polemiche

19 Giugno 2020 - 16:38

L’approvazione delle Zes, le Zone Economiche Speciali, ha scatenato nei comuni escusi dalla lista, una serie di polemiche. E anche a Monreale non se ne poteva fare a meno. Addirittura Mario Caputo il deputato Regionale di Forza Italia e componente della Commissione parlamentare Attività produttive, ha fatto sapere che dopo aver incontrato l’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano, raccontandogli del grave danno che subirà Monreale dalla mancata adesione al Progetto Zes, chiederà se ci sono i presupposti per una riapertura del bando per consentire alla cittadina normanna di partecipare.

“Porterò l’argomento all’ordine del giorno della Commissione Parlamentare Attività produttive. Mi auguro però che per il futuro, da parte dell’Amministrazione comunale, ci sia una maggiore sensibilità. In tal senso ho nuovamente rassegnato alla medesima la mia disponibilità istituzionale, aldilà delle appartenenze politiche”, si legge in una nota stampa firmata da Caputo. Anche l’ex sindaco di Monreale Piero Capizzi, a Monrealenews dice che “è inaccettabile che Monreale sia stata esclusa dalle Zes”, dando poi la colpa all’attuale aministrazione.

In realtà la città di Monreale non ha partecipato al bando non per negligenza degli uffici o dell’amministrazione (cosa che è accaduta in passato in varie occasioni), ma perché proprio a questo bando non poteva partecipare. Infatti l’istituzione delle Zone economiche speciali, rappresenta l’ultimo e finale passaggio di un percorso iniziato nel marzo 2018, con l’istituzione, da parte del governo Musumeci, della Cabina di regia regionale. Cabina che ha delimitato nell’agosto 2019 le due Zes siciliane (“Zes Sicilia occidentale” e “Zes Sicilia orientale”) e che ha completato il proprio percorso nella prima decade del settembre del 2020, a seguito dell’ulteriore apertura, con cui offriva la possibilità ai comuni di chiedere l’inserimento del proprio territorio in una delle predette Zes, purchè in possesso dei requisiti previsti dal bando.

“Sarebbe, oggi quanto mai facile, puntare il dito contro l’ex Sindaco, dando lui la colpa di non aver preso parte a quei tavoli in quegli anni”, dice il primo cittadino di Monreale Alberto Arcidiacono. Che però non vuole fare polemica. E fa solo sapere i requisiti previsti dal bando necessari per accettare un comune all’interno delle Zes. Possedere un porto o un’area cosiddetta retro-porto; possedere un aeroporto; possedere snodi ferroviari; essere collegata alla rete transeuropea dei trasporti (Ten-T); avere un’area di sviluppo industriale. E Monreale non ha nessuna di queste caratteristiche. Polemica rapidamente chiusa sul nascere.

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