Mascherine a prezzi spropositati: scatta il sequestro e la denuncia

Redazione

Regione - Partinico

Mascherine a prezzi spropositati: scatta il sequestro e la denuncia
L'uomo vendeva mascherine con un ricarico che poteva arrivare anche al 235%

29 Aprile 2020 - 10:37

Vendeva mascherine a prezzi spropositati. Con questa accusa è stato denunciato a Partinico l’amministratore di un’impresa operante nel settore del commercio all’ingrosso di altri prodotti alimentari. Sequestrate circa 520 mascherine igieniche in tessuto vendute con ricarichi esorbitanti.

L’intervento dei finanzieri di Partinico. I militari, insospettiti dall’elevato prezzo di vendita dei dispositivi di protezione individuati all’interno di un supermercato di Partinico che, tuttavia, applicava un minimo ricarico del 2,5%, sono risaliti al fornitore. L’ispezione ha permesso ai finanzieri di constatare che il titolare della società produttrice, con sede a Partinico, approfittando della carenza sul mercato locale di presidi individuali di protezione, imponeva un prezzo di vendita maggiorato rispetto a quello solitamente praticato sugli altri prodotti commercializzati.

In particolare, le fiamme gialle hanno accertato come l’imprenditore, rifornendosi da una locale sartoria, aveva acquistato dal mese di marzo 2020 oltre 5.400 mascherine – tra l’altro risultate prive del parere di conformità da parte dell’Istituto Superiore di Sanità e dell’Inail in deroga alla normativa sul commercio – al costo di 1 euro ciascuna rivendendole poi sul mercato locale, gravato dalla carenza di dispositivi, tra i 2,80 euro e i 3,50 euro cadauna.

Il riscontro analitico delle fatture di acquisto e di vendita ha consentito così di determinare un ricarico medio ponderato mai inferiore al 165%, con picchi tra il 180% e il 235% in alcuni casi, nettamente superiori ai ricarichi applicati per la vendita dei prodotti normalmente trattati dall’azienda i quali, invece, prima dell’emergenza da CoVid-19, si attestavano sempre tra il 15% e il 106%. L’amministratore della società è stato deferito alla procura della Repubblica di Palermo per l’ipotesi di reato di manovre speculative su merci, che punisce i trasgressori con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 516 a 25.822 euro. Le mascherine giacenti in magazzino sono state sequestrate.

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