Coronavirus: ipermercati, supermercati e market chiusi la domenica

Redazione

Regione - Nuove misure

Coronavirus: ipermercati, supermercati e market chiusi la domenica
Musumeci poco fa ha emesso una nuova ordinanza per fronteggiare i contagi da coronavirus

20 Marzo 2020 - 21:03

Altre misure restrittive da parte del presidente Nello Musumeci che proprio poco fa, ha emesso una nuova ordinanza per fronteggiare i contagi da coronavirus. La decisione riguarda i negozi. Domenica ipermercati, supermercati, mini-market rimarranno chiusi. Sarano aperte solo le farmacie e le edicole. Dunque, la Sicilia mantiene la strategia della fermezza, ribadita in una ordinanza firmata ieri dal presidente Nello Musumeci, che vieta anche l’attività motoria all’aperto e impone una sola uscita al giorno per fare la spesa. Si parla anche delle aree di servizio e delle stazioni di rifornimento di carburante. In queste è consentita l’apertura dei bar solo se collocate lungo la rete autostradale e nelle strade extraurbane principali. Se si trovano, invece, nelle strade extraurbane secondarie l’orario è limitato, tutti i giorni, dalla 6 alle 18. Chiusi i locali collocati nei tratti stradali che attraversano i centri abitati.

Misure drastiche prese dalla Regione anche se la materia commerciale è di competenza dello Stato, che può decidere le aperture e le chiusura, mentre a livello regionale si possono stabilire solo gli orari. Una sentenza della Consulta del 2012 proprio a seguito di un ricorso della Regione siciliana con l’allora presidente Rosario Crocetta, confermò la competenza dello Stato in materia di commercio. Per i controlli sul campo da oggi, a Palermo, sono schierati trenta militari dell’Esercito già presenti sul territorio per l’operazione “Strade sicure”. Le modalità dell’intervento, disposto dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese su richiesta del governatore Musumeci, sono state concordate in funzione di supporto alle forze di polizia. Dopo il capoluogo toccherà ad altre città. Con il prefetto e il questore di Palermo, i vertici dell’Esercito hanno tracciato una mappa delle aree di intervento. Sono privilegiati il porto e la stazione ferroviaria. I soldati appoggeranno le forze dell’ordine nei controlli e nelle limitazioni di movimento delle persone.

In Sicilia 379 persone positive al covid-19

Il bollettino di oggi della Presidenza della Regione indica 379 persone positive al coronavirus in Sicilia, 39 in più rispetto ad ieri; 25 sono i pazienti guariti. “La situazione attuale ci dice che il sistema siciliano ha preparato per tempo le proprie risorse, così da non trovarsi mai in asfissia di posti letto – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza – Abbiamo elaborato un piano che tiene conto dell’andamento epidemiologico del contagio”.

Tamponi per il personale medico e sanitario

Intanto arrivano anche importanti novità per il personale medico e sanitario. Lo stesso Musumeci ha stabilito che effettuerà i tamponi rinofaringei su tutti i professionisti, ma con un ordine ben preciso. Subito il test per il personale ospedaliero coinvolto nella gestione del covid-19, ma anche per i medici e gli operatori dell’emergenza sanitaria (compresi tutti gli operatori della Seus ). A seguire ci saranno i professionisti di Medicina generale, i pediatri di libera scelta e il personale dei Presidi di continuità assistenziale e, infine, le Direzioni strategiche aziendali. Le analisi dei tamponi verranno condotte da laboratori pubblici e privati.

Isolamento per chi è rientrato in Sicilia

Fra le misure contenute nel nuovo provvedimento del governatore anche la definizione dei criteri di quarantena per quanti sono rientrati in Sicilia dallo scorso 14 marzo, che dovranno restare in isolamento obbligatorio e non potranno ricevere visite. L’accesso alle abitazioni è consentito, invece, alle badanti e ovviamente al personale sanitario, purché vengano adottate tutte le precauzioni e le cautele utili a evitare il contagio. Viene, infine, stabilito che a ridosso della conclusione del termine di quarantena, i cittadini in isolamento dovranno essere sottoposti al test del tampone rinofaringeo per constatare l’eventuale guarigione. Coloro che sono positivi al Coronavirus in isolamento domiciliare dovranno comunicare le proprie condizioni di salute al medico di famiglia e al dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale di riferimento, secondo precise cadenze temporali, oltre che segnalare anche i nominativi dei propri conviventi, che saranno inseriti in un elenco redatto dalle Asp e trasmesso alle prefetture competenti per territorio. Nei giorni festivi e prefestivi, nonchè in quegli altri che immediatamente precedono o seguono tali giorni, è vietato – si legge nell’ordinanza della Sanità – ogni spostamento verso abitazioni diverse da quella principale, comprese le seconde case utilizzate per vacanza.

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