La notte più lunga dell’anno, quella degli Oscar, tra vincitori attesi e sorprese inaspettate

Redazione

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La notte più lunga dell’anno, quella degli Oscar, tra vincitori attesi e sorprese inaspettate
Per molti anni, i siti di scommesse europei hanno offerto scommesse sugli Academy Awards

13 Febbraio 2020 - 08:44

Per molti anni, i siti di scommesse europei hanno offerto scommesse sugli Academy Awards. Dal 2019, anche gli Stati Uniti sono entrati in azione per la prima volta puntando sulla notte degli Oscar, oltre che sullo sport. Del resto noi europei, italiani soprattutto, abbiamo una lunga tradizione di scommettitori, dai bar del paese alle quote online, specialmente nella settimana sanremese o durante le competizioni internazionali di calcio, come gli Europei o i Mondiali, ci scopriamo tutti un po’ statisti.

La 92a edizione degli Academy Awards è andata in onda su Sky Cinema Oscar, Now Tv e Tv8, domenica 9 febbraio alle 20:00 col fuso orario di Los Angeles. Le nomination per i premi sono state annunciate il 13 gennaio. Con meno di un mese tra le nomination e la cerimonia, la stagione dei premi cinematografici è circa due settimane più breve del normale. Tra le nomination e la premiazione ci sono stati degli eventi che hanno condotto direttamente alla notte più lunga dell’anno. Il 18 gennaio ci sono stati i PGA Awards, Producers Guild of America Awards, ovvero i premi per il migliore staff di produzione filmografico, il 19 gennaio i SAG Awards, il 25 gennaio i DGA Awards ed infine il 2 febbraio i BAFTA Awards. Nonostante per questi intermezzi non ci sia l’opportunità di scommettere sui vincitori, i bookmakers consigliano comunque di seguirli perché i vincitori di questi eventi possono spesso indicare chi è destinato ad avere successo agli Oscar. Prendiamo ad esempio i Producers Guild of America (PGA) Awards. Sono trent’anni che il premio esiste, il vincitore dei PGA ha vinto l’Oscar per il miglior film il 73% delle volte. L’anno scorso, in una stagione di premi in cui sembrava che il film Roma fosse pronto a sbancare, i PGA hanno selezionato l’eventuale vincitore alternativo (e vincitore poi effettivo), Green Book.

Ormai la preparazione alla Notte degli Oscar è diventata tradizione, dal momento delle candidature partono le maratone tra amici, le serate al cinema per non farsi trovare impreparati al momento della cerimonia e soprattutto lo studio delle quotazioni. Si fanno le squadre, esattamente come per il fantacalcio, si punta tutto su una categoria o si mira alle categorie più piccole per cercare di vincere un premio più consistente in un territorio meno battuto. Nascono così alleanze, confronti e diversi punti di vista su una stessa pellicola, che è un po’ il monito della settima arte quello di creare dibattito e far riflettere su situazioni, personaggi e valore storico. Tutto questo è diventato sempre più semplice grazie al web, ci sono siti che offrono bonus per giocare al casino online senza deposito 1 ora gratis, quindi via con le idee chiare, e giù di pronostico.

Nella storia degli Oscar, ci sono alcuni film che hanno portato a casa un numero folle di premi. L’ultima volta che un film in gara ha vinto quasi tutto è stato il 2003 quando Il Signore degli Anelli: Il Ritorno del Re ha segnato il record con 11 vittorie, principalmente nelle categorie tecniche. Da allora, nessun film ne ha vinti più di otto. L’anno scorso ad esempio Green Book ne ha vinte solo cinque. E anche quest’anno la tradizione è rispettata. La pellicola in gara che ha conquistato più statuette, cioè quattro, è stata Parasite, ma la sua partecipazione e vittoria nella categoria principale per eccellenza, ovvero miglior film, segna la storia degli Award poiché per la prima volta, infatti, un film in lingua non inglese conquista la statuetta più importante di Hollywood nei 92 anni di storia del premio assegnato dall’Academy. L’opera del sudcoreano Bong Joon-ho porta a casa in totale quattro Oscar, aggiungendo a quelli per la regia e per il miglior film anche quello per la miglior sceneggiatura originale.

Ultimamente, l’Accademia sembra concentrarsi maggiormente sulla diffusione dei premi che su un singolo soggetto. Tutti e otto i nominati al Miglior Film dell’anno scorso hanno portato a casa un premio. Nel 2018, sette dei nove candidati al Miglior Film hanno vinto qualcosa. Tornando indietro di cinque anni, la maggior parte dei nominati al Miglior Film hanno prevalso da qualche parte. La nuova politica dell’Accademy cerca di fare di tutto per assicurarsi che la maggior parte dei nominati in gara ottenga un trofeo. Del resto, sono arrivati fin qui.

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