Emergenza rifiuti, vertice Regione-Rap: la discarica di Bellolampo è satura

Redazione

Palermo - Palermo

Emergenza rifiuti, vertice Regione-Rap: la discarica di Bellolampo è satura
Il nodo è dove conferire i rifiuti, che tra città e Comuni della provincia sono circa mille tonnellate al giorno

03 Luglio 2019 - 16:51

Si è svolta questa mattina all’assessorato all’Energia della Regione una riunione operativa sull’impianto di Bellolampo gestito dalla Rap. All’incontro hanno partecipato l’assessore Alberto Pierobon per la Regione con il dirigente Salvatore Cocina, l’assessore Giusto Catania con l’amministratore della Rap, Giuseppe Norata e tecnici del Comune e dell’assessorato.

Sul tavolo, le proposte e la necessaria sinergia e collaborazione per garantire la continuità del servizio individuando le soluzioni meno costose e più funzionali, ragionando anche nel lungo periodo. La situazione è monitorata da mesi anche perché la gestione su Palermo ha dei riflessi su tutto il sistema regionale e la Rap attende l’esito degli ultimi rilievi per capire quanti giorni restano di attività. L’iter per i lavori alla settima vasca è in corso e si confida di arrivare alla gara entro luglio. Secondo il cronoprogramma, però, l’abbancamento potrà essere possibile solo nella prima metà del prossimo anno.

Il nodo dunque è dove conferire i rifiuti, che oggi tra città e Comuni della provincia sono circa mille tonnellate al giorno, in questa fase transitoria. La prima soluzione riguarda il trasferimento dei rifiuti altrove: la Rap si è rimessa alle decisioni della Regione che a sua volta ha effettuato un monitoraggio dei vari impianti disponibili al momento nell’Isola sulla base della capacità residua, della distanza e della tipologia di rifiuto. Sono state riscontrate varie disponibilità per questo trasferimento temporaneo ed è già pronta una ipotesi di decreto. Nel frattempo la Rap proseguirà l’iter perché sia possibile abbancare rifiuti nella cosiddetta area ex inerti, che per almeno un paio di mesi permetterà di risparmiare anche i costi di trasporto depositando in loco i rifiuti stabilizzati.

Queste soluzioni consentiranno da sole di superare la fase transitoria senza per altro incidere sulla capacità della settima vasca. Sono state però discusse anche altre soluzioni che oggi sono ritenute valide come alternative ma su cui sono stati richiesti al tavolo alcuni approfondimenti.

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