Rapine, spaccio e furti: sequestrato patrimonio da 500 mila euro a malvivente palermitano

Redazione

Palermo

Rapine, spaccio e furti: sequestrato patrimonio da 500 mila euro a malvivente palermitano

17 Gennaio 2019 - 14:17

Furti nei bancomat con il “metodo del buco”, rapine alle Poste e spaccio, utilizzando il suo negozio di detersivi di via dell’Orsa Minore come centrale della droga. Queste erano le attività a cui si dedicava un palermitano di 49 anni a cui è stato sequestrato un patrimonio da 500 mila euro. Il provvedimento nei confronti di Marco Marsala. Sigilli a un villino con piscina ad Altavilla Milicia, due appartamenti in via Villagrazia, una Fiat 500 e quattro rapporti finanziari.

Il decreto è stato emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su proposta del Questore, sulla scorta delle indagini degli agenti della Divisione Anticrimine. “La pericolosità sociale del Marsala – spiegano dalla polizia – emerge dai numerosi precedenti a suo carico che rivelano una dedizione ai traffici illeciti di stupefacenti, nonché a reati contro il patrimonio connotati da una certa gravità”. Lunga la lista delle violazioni commesse dal 49enne in tema di stupefacenti.

“E’ stato condannato – aggiungono dalla Questura – per traffico illecito di sostanze stupefacenti. In seguito al periodo di carcerazione conseguente alla lunga sequenza di condanne riportate, Marsala non ha mostrato alcun mutamento del suo stile di vita e della sua propensione a delinquere, mostrandosi più di recente particolarmente attivo nel settore dei furti e delle rapine prevalentemente ai danni di uffici postali e banche”.

Risale al 31 maggio 2017 una tentata rapina agli uffici postali di piazza della Costellazione. In quell’occasione le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno consentito di individuare e trarre in arresto i responsabili, tra cui il Marsala, intercettato dagli agenti nelle fasi preparative ed esecutive del colpo che malviventi stavano cercando di mettere a segno praticando un foro alla parete che portava in un ufficio adiacente al bancomat dell’istituto.

A dicembre dell’anno scorso Marsala è stato tratto in arresto dai poliziotti delle volanti per un furto commesso ai danni della Banca Sella di via del Cigno e per il quale ha già riportato una sentenza di condanna. Per concludere, a febbraio del 2018, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di cocaina. “Sulla base della sua acclarata pericolosità sociale del Marsala, gli agenti della divisione Anticrimine hanno avviato gli accertamenti patrimoniali”.

Attraverso tali indagini è stata rilevata una notevole sproporzione economica tra il valore degli acquisti effettuati e i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia, a conferma dell’evidente utilizzo di risorse finanziarie di illecita provenienza, frutto dell’attività delittuosa posta in essere nel corso del tempo dal Marsala.

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