Serie B, soffia il vento del Sud: il Palermo alla caccia del Pescara

Redazione

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Serie B, soffia il vento del Sud: il Palermo alla caccia del Pescara

12 Ottobre 2018 - 09:30

È cominciata la Serie B dopo mille peripezie, polemiche e ricorsi in tribunale. Alla fine, si è dato inizio ad un insolito torneo a 19 squadre, con una a turno che riposa, un unicum nel panorama italiano recente per quanto concerne i principali campionati. Così come unica è la strutturazione della classifica e le sue favorite, che per la prima volta sembrano poter prescindere dalle classiche retrocesse dal torneo di Serie A precedente.

Per una volta, infatti, la principale favorita per la promozione in A non è una retrocessa. Forse perché a quel Palermo che parte con i favori dei pronostici la promozione era sfuggita sul filo di lana, nella finale playoff dello scorso anno, contro il Frosinone. Nonostante una rosa attrezzata al meglio per competere ai massimi livelli, un attaccante (Nestorovski) cercato in passato dall’Atletico Madrid ed una tifoseria che lentamente sta tornando a popolare in massa quella bolgia che era il Barbera.

È tutto il vento del Sud che sembra spingere quest’anno per popolare in massa la Serie A, con l’unica nordica Verona in grado apparentemente di far guerra alla forza meridionale mai così prepotente come quest’anno. La classifica ad oggi la domina un Pescara ancora imbattuto in 7 partite, con 4 vittorie ed un gioco spumeggiante che sembrerebbe poter essere in grado di sopperire ad una rosa sulla carta non all’altezza delle dirette rivali.

Un Palermo che naviga con una giornata di ritardo, il Foggia invece viaggia con una penalizzazione di otto punti, senza i quali sarebbe in piena lotta playoff grazie alle 4 vittorie su sette match disputati. A far saltare il banco nell’ultima giornata è stato il Lecce neopromosso, che è andato a vincere al Bentegodi col Verona con un perentorio 0-2, proiettandosi nelle parti alte della graduatoria, dove si trova anche il Benevento.

Le streghe dopo la storica stagione vissuta in A in chiaro e scuro, sono partiti con le chiare intenzioni di tornare immediatamente nel massimo campionato con alcuni importanti colpi di mercato utili a sostituire alcuni protagonisti importanti come Sandro e Brignola, oltre all’ottimo De Zerbi partito forte al Sassuolo. Decisamente più dietro un Crotone che pare in difficoltà rispetto agli ultimi anni nonostante l’arrivo del valido Stroppa, mentre la Salernitana di Lotito vivacchia poco fuori dalla zona promozione, nonostante velleità importanti.

Verona a parte solo La Spezia e il Cittadella, con una partita in meno, cercano di respingere l’ondata meridionale di questa stagione, almeno stando alle primissime giornate. Le possibilità che questa volta a guidare il campionato non sia una retrocessa dalla Serie A sembrano piuttosto concrete, fermo restando la forza della rosa e di una piazza come quella veronese, guidata da un allenatore giovane, preparato e ambizioso come Grosso, reduce dalla poco esaltante stagione al Bari.

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