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Si intitola “Il tempio d’oro. Toto Orbe terrarum pulcherrimum et celeberrimum. Epifanie del sacro nell’Arcidiocesi di Monreale” la mostra inaugurata oggi voluta ed organizzata nell’ambito delle manifestazioni per il 750° anniversario della dedicazione della Basilica Cattedrale di Monreale. In un Duomo stracolmo e pieno di autorità civili e militari, Don Nicola Gaglio, padrone di casa, ha spiegato i motivi di questa mostra che prevede l’esposizione delle più rappresentative emergenze artistiche della Cattedrale e di altre numerose opere d’arte delle chiese dell’Arcidiocesi, evocative di un’identità corale. Ma soprattutto, ha spiegato il rettore dell’università di Palermo Fabrizio Micari, “è il risultato di una fattiva collaborazione tra istituzioni diverse che hanno messo insieme uomini e competenze per organizzare una mostra unica nel suo genere in tutta l’Isola. Non mi capita spesso di vedere in giro istituzioni così diverse che fanno sistema per realizzare cose così belle”.
“E’la conclusione di un percorso iniziato tanto tempo fa – ha detto la sovrintendente Lina Bellanca – Finalmente rendiamo unico questo percorso artistico meraviglioso che mette insieme Duomo, Chiostro e Museo Diocesano che fino a poco tempo fa erano realtà a sè stanti. Adesso, il visitatore avrà la possibilità di farsi un viaggio unico partendo da questo tempio d’oro, osservando le bellezze artistiche del Museo a ammirando il Chiostro”. Una mostra che la stessa Sovrintendente, specifica che non ha avuto costi esorbitanti, perchè ha messo insieme opere donate dalle varie chiese sparse per l’intera Diocesi: “Un viaggio lungo e difficile – dice Maria Concetta Di Natale, curatrice della Mostra – che però mi ha lasciato tanto anche dal punto di vista umano”. Assente per altri impegni l’assessore regionale ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi. Al suo posto, il capo di Gabinetto, Sergio Gelardi: “Tra le cose che mi piace sottolineare di questa mostra, i reperti che provengono da Corleone, una città che viene indicata spesso per cose non positive e che invece qui è rappresentata da tantissimi e bellissimi manufatti che vale la pena di venire a visitare”.
“Celebrare l’anniversario di dedicazione di una Chiesa è sempre un evento la cui portata non riguarda solo le pietre che compongono l’edificio sacro che è stato consacrato, ma coinvolge in primo luogo il cuore credente di una Comunità che con Cristo celebra il Mistero Pasquale – ha detto l’Arcivescovo Pennisi – L’esposizione celebra gli arcivescovi di Monreale e la chiesa Cattedrale, che in tutta la terra è la più celebre per bellezza, insieme a tutta quella bellezza che è disseminata nelle chiese delle nostre comunità parrocchiali”.
L’allestimento museale copre un arco di tempo che dalla Dedicazione del Duomo giunge al XIX secolo esponendo beni culturali diversi, dai dipinti alle sculture, dai vasi ai parati sacri legati alle celebrazioni liturgiche e al culto dell’Eucaristia, dalle pergamene ai codici miniati, dai manoscritti ai testi a stampa che riproducono gli atti dei sinodi e delle visite pastorali, tutte opere che testimoniano la fede degli arcivescovi e del popolo, ma anche la religiosa magnificenza di cui sono testimonianza le opere d’arte di tanti artisti dei secoli passati.
“Non si tratta solo di pietre d’oro, non si tratta solo di oggetti preziosissimi, non ci sono solo carte antiche che raccontano un storia, c’è una fede che trasuda da tutto ciò che il genio artistico delle varie maestranze del passato ha consegnato alla Comunità che è per davvero contagiosa”, ha concluso Pennisi.
La mostra è a cura di Lina Bellanca, Maria Concetta Di Natale, Nicola Gaglio, Rosalia Francesca Margiotta, Giuseppe Ruggirello, Giovanni Vitale. Il comitato scientifico, presieduto dall’Arcivescovo Michele Pennisi, è composto anche da Sergio Intorre, Pierfrancesco Palazzotto, Carlo Pastena, Maria Reginella, Lisa Sciortino, Claudop Concetto Torrisi, Giovanni Travagliato, Maurizio Vitella, Maria Elena Volpes.
