Pioppo non dimentica: un anno fa la morte di Angelo, Giacomo e Giosuè

Redazione

Cronaca

Pioppo non dimentica: un anno fa la morte di Angelo, Giacomo e Giosuè

02 Novembre 2017 - 09:44

Un anno fa Pioppo veniva sconvolta da una tragedia: in un terribile incidente stradale perdevano la vita Giacomo e Giosuè Guardì (19 e 16 anni) e Angelo Marceca (19 anni). Un episodio che segnò profondamente la frazione monrealese. Io, quella terribile notte, la ricordo come se l’episodio fosse accaduto ieri. Ricordo che stavo rientrando verso casa. In lontananza vidi dei lampeggianti azzurri. Troppi per essere una semplice ambulanza di passaggio. Decisi, come faccio molto spesso, di seguirli. Arrivai proprio alla fine di Pioppo. Una transenna chiudeva la stada. C’erano troppe persone. “Sono morti due ragazzi”, mi disse una persona che conoscevo. In realtà le persone morte erano tre, ma l’avrei scoperto poco dopo. Arrivare, per noi giornalisti, su un luogo di un incidente mortale non è mai una cosa facile. Devi estraniarti. Non farti trascinare dai sentimenti. Devi rimanere lucido per tentare di carpire quante più informazioni possibili e raccontare, in maniera perfetta, tutto ai tuoi lettori. E’ una cosa difficile, ve l’assicuro. Perché ti senti a disagio. Ti senti fuori luogo. Spesso le Forze dell’Ordine non parlano, non perché non vogliono farlo, ma perché sono presi dalle primissime indagini che si compiono sul luogo dell’incidente. Lì, su quel tratto di strada, rimasi fermo immobile forse più di mezz’ora. Guardavo quell’auto ormai irriconoscibile. Osservavo l’arrivo dei parenti in lacrime. Le loro urla silenziose, perdonate l’ossimoro, ma rende bene l’idea. Un dolore quasi trattenuto, intimo. Osservavo il mio collega che faceva le foto. Non riuscivo a smettere di pensare ai tre ragazzi. A cosa si stavano raccontando in macchina. Cosa avevano fatto. Quello che volevano fare “da grandi”. I loro sogni, il loro futuro. Angelo, Giacomo e Gabriele andavano ancora a scuola. Avevano tutta una vita davanti. Si sono fermati lì, su quel muro a poche centinaia di metri da casa. Il collega mi dà una pacca sulla spalla. E’ ora di rientrare anche per noi.

La redazione di Monreale Press è vicina ai parenti dei tre giovani in questo giorno così triste

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