Esperienza sensoriale e motore della memoria, la visita in anteprima al Museo Multimediale

Raimondo Burgio

Cronaca

Esperienza sensoriale e motore della memoria, la visita in anteprima al Museo Multimediale

15 Maggio 2017 - 10:26

In occasione del “Monreale Tourism exchange”, una manifestazione dedicata allo scambio e alla informazione con i tour operator, per la prima volta l’amministrazione ha dato la possibilità di visionare il nuovo allestimento del Museo Multimediale che da tempo è in via di definizione presso il Complesso Guglielmo II. Lo abbiamo visto funzionare non totalmente per via del cospicuo tempo occorrente e perché ancora è in fase di assestamento per quanto concerne la sistemazione degli apparati, perché i contenuti sono già pronti. E del resto qualche tempo fa io stesso avevo potuto “rubare degli scatti” in occasione di una visita di tipo lavorativo anticipando la visione dello stesso (vedi qui l’articolo e le foto)

Questo allestimento – che per sua caratteristica è flessibile e modulabile nel tempo – ci apre alla possibilità di godere di artifici poetici ed espressivi mediante l’utilizzo delle nuove culture tecnologiche, attraverso la realizzazione di videoambienti, con sistemi sensibili e interattivi per fruire della conoscenza non solo del bene principale che è il Duomo, ma per fare un passo ben oltre, nella lettura del territorio, delle sue origini e delle innumerevoli e ricche testimonianze storiche a contorno. L’attività dello studio proposto fa emergere una notevole sensibilità per il fatto storico e per la voglia di apprendere all’interno di un contesto multimediale e più contemporaneo con un approccio talvolta molto semplicistico con contenuti spesso invece dalla valenza e dai connotati densi di un complesso valore multitematico. Di certo nell’ambito dei musei tematici e territoriali questo si presenterà come una eccellenza presentando una selezione di materiali e di riflessioni che sono racchiuse eccezionalmente in un unico contenitore.

Da queste esperienza emerge un’idea di museo come habitat narrativo, luogo attivo di sperimentazione sensoriale e motore centrifugo verso il territorio della memoria. Le tecnologie multimediali utilizzate favoriscono l’approccio esperienziale, i linguaggi interattivi valorizzano le condizioni di partecipazione con il pubblico più vasto e probabilmente con le comunità virtuali. Si delinea però una nuova visione in cui i musei di collezione si trasformano in musei di narrazione.

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