Portella della Ginestra, a 70 anni dalla strage ancora ignoti i mandanti

Redazione

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Portella della Ginestra, a 70 anni dalla strage ancora ignoti i mandanti

01 Maggio 2017 - 14:47

A settant’anni dalla strage di Portella della Ginestra, migliaia di persone hanno ricordato le vittime questa mattina con un corteo partito dalla “Casa del Popolo” di Piana degli Albanesi alla “Casa del Partigiano”, che ha visto insieme Cgil, Cisl e Uil. Tra i presenti anche Rosy Bindi, presidente della commissione Antimafia; Serafino Petta, sopravvissuto all’eccidio, e i segretari dei sindacati Susanna Camusso (Cgil), Annamaria Furlan (Cisl) e Carmelo Barbagallo (Uil).

L’1 maggio 1947 il bandito di Montelepre Salvatore Giuliano, insieme ad alcuni complici, aprì il fuoco con i mitra contro lavoratori siciliani che si erano riuniti per celebrare la Festa del Lavoro. Furono undici i morti, otto adulti e tre bambini, cui si aggiunsero altre tre persone decedute successivamente e oltre sessanta feriti. Si erano dati appuntamento lì per ascoltare i dirigenti del Partito comunista italiano, per manifestare contro il latifondismo e anche per celebrare anche la vittoria della coalizioni di socialisti e comunisti alle regionali del 20 aprile.

“Anche questo anniversario – hanno dichiarato dall’Associazione dei familiari e dei sopravvissuti della strage – sarà caratterizzato dalla mancanza di verità e di giustizia. La nostra richiesta alle massime autorità dello Stato di rendere pubblici tutti gli atti istruttori relativi al procedimento sui mandanti di Portella istruito negli anni ’50 dalla Procura di Palermo, non è stata ancora accolta nonostante la direttiva Prodi del 2 maggio 1998 di desecretare tutti i documenti attinenti la strage”.

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