Il 27 aprile, alle ore 21, in occasione del 50esimo anniversario dell’organo monumentale a sei tastiere, si terrà presso la Basilica Cattedrale un concerto, diretto dal maestro organista Massimo Gabba.
Il primo Organo fu costruito nel 1503, ai tempi del Cardinale Borgia ma non se ne conosce l’allora collocazione; esso, agli inizi del ‘600, viene trasferito sull’Ambone dall’Arcivescovo Ludovico II Torres. Nel 1668, in seguito all’eliminazione dell’Ambone e alla ricollocazione dell’Organo sul lato destro del presbiterio, su richiesta dell’Arcivescovo spagnolo Ludovico Alfonso de Los Cameros, viene costruito, da Santo Romano e Antonio De Simone, un secondo Organo che trova collocazione sul lato sinistro del presbiterio, di fronte al primo, creando così uno dei pochi casi siciliani di Organi battenti. Nel 1811 gli Organi furono distrutti, assieme al coro ligneo e al tetto, da un grosso incendio. Nel 1853, dopo aver dato incarico a diverse ditte per la progettazione di un nuovo strumento, viene inaugurato l’Organo (costruito dalla Ditta Felice Platania e Figli di Acireale) a tre tastiere meccanico collocato sul lato sinistro. Nel 1949, su richiesta dell’Arcivescovo Ernesto Eugenio Filippi, l’Organo Platania viene modificato dall’organaro Schimicci di Palermo e viene tolta la cassa decorata in legno trasformando così il prospetto secondo lo stile “ceciliano”.
Il 24 aprile del 1967, infine, dopo la rimozione definitiva dell’Organo Schimicci, sotto il governo pastorale dell’Arcivescovo Corrado Mingo, viene inaugurato dal Maestro Fernando Germani l’attuale monumentale Organo a sei tastiere della Ditta Fratelli Ruffatti di Padova. Nel nuovo strumento vengono inseriti alcuni registri dell’antico Organo Platania, collocati per la maggior parte nel V manuale e il cui corpo d’organo trovasi ubicato nel lato destro del presbiterio.