La casa di riposo abusiva a Partinico: la gestivano due monrealesi

Redazione

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La casa di riposo abusiva a Partinico: la gestivano due monrealesi

04 Aprile 2017 - 10:25

Sono stati i Carabinieri del Nas di Palermo, a scoprire a Partinico, una struttura assistenziale abusiva nella quale erano ospitate 8 persone anziane, in parte affette da problemi psicofisici (schizofrenia disorganizzata, demenza senile, morbo di Parkinson, ecc.) e non autosufficienti. Agli stessi venivano somministrati farmaci detenuti sfusi, privi di confezione originale e, pertanto, non identificabili per tipologia e data di scadenza. GUARDA IL VIDEO.

A gestire la struttura, dalle prime informazioni che circolano, un uomo e una donna, entrambi monrealesi. I due sono molto conosciuti a quanto pare per parentele abbastanza in vista in città. “L’attività – spiegano i militari – presentava carenze igienico-sanitarie e strutturali ed organizzative, quali la mancanza di spazi comuni, l’omesso abbattimento di barriere architettoniche, impiego di personale inadeguato alle patologie di cui soffrivano gli ospiti, privo di idonei titoli ed in numero insufficiente (al momento dell’accesso dei militari nella struttura era presente un solo operatore ndr.), totale assenza di tabelle dietetiche per gli ospiti”.

Tutti gli anziani sono stati immediatamente trasferiti, a cura dei Servizi sociali fatti intervenire sul posto, in altre strutture autorizzate o presso le rispettive famiglie. Il legale responsabile dell’attività abusiva è stato denunciato sia alla Procura della Repubblica di Palermo, per maltrattamenti di persone, somministrazione di medicinali guasti o imperfetti e omessa comunicazione all’Autorità delle persone alloggiate, sia segnalato all’Asp di Palermo ed al sindaco del Comune di Partinico per omessa iscrizione di comunità alloggio all’Albo comunale, nonché per la mancanza dei requisiti previsti dagli standard organizzativi per le strutture residenziali e di polizza assicurativa contro gli infortuni. L’intera struttura ed i medicinali sfusi rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro penale, per un valore complessivo di circa 500 mila euro. GUARDA IL VIDEO.

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