“Resto a Palermo”, Nino Di Matteo rifiuta il trasferimento: “sarebbe una resa”

Redazione

Palermo

“Resto a Palermo”, Nino Di Matteo rifiuta il trasferimento: “sarebbe una resa”
Il magistrato del processo sulla presunta trattativa Stato-mafia ha detto no alla proposta del Consiglio superiore della magistratura

07 Novembre 2016 - 17:56

Nino Di Matteo, il pm del processo sulla trattativa Stato-mafia rimane a Palermo. Il magistrato ha infatti rifiutato la proposta di trasferimento a Roma. Proposta avanzata dal Consiglio superiore della magistratura per motivi di sicurezza.

Nei giorni scorsi, Di Matteo era stato convocato dal Csm ma non si era pronunciato in merito. Oggi arriva il “no” del magistrato. “Non sono disponibile al trasferimento d’ufficio – ha detto il magistrato – Accettare un trasferimento con una procedura straordinaria connessa solo a ragioni di sicurezza costituirebbe a mio avviso un segnale di resa personale e istituzionale che non intendo dare”. Il magistrato è da tempo nel mirino di Cosa Nostra.

Decine di palermitani hanno sfilato in corteo per esprimere il proprio sostegno al magistrato nei giorni scorsi su iniziativa di “Scorta civica” e “Agende rosse”. A Catania, invece lo striscione in sostegno del pm esposto a Tondo Gioeni è stato fatto a pezzi con la lama di un coltello.

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