Palermo, sequestrati dalla Finanza quasi 200 mila profumi falsi

Redazione

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Palermo, sequestrati dalla Finanza quasi 200 mila profumi falsi
Denunciata una donna. Dentro un laboratorio, ritrovato un macchinario per mescolare le essenze oltre ai contenitori contraffatti dei marchi più famosi

15 Ottobre 2016 - 12:28

I finanzieri del Gruppo di Palermo hanno sequestrato circa 175 mila profumi con il marchio contraffatto di note case.

Nel corso dei controlli volti a contrastare il fenomeno della contraffazione, le Fiamme Gialle hanno ispezionato una ditta palermitana dedita alla produzione e alla vendita all’ingrosso di profumi. La ditta si è rivelata essere una struttura creata ad hoc da un’imprenditrice palermitana per la produzione, l’assemblaggio e l’immissione in commercio di prodotti contraffatti, fac-simile degli originali.

Infatti, oltre ai profumi “falsi” già pronti, i finanzieri hanno trovato nei locali un macchinario per la miscelazione dei coloranti e delle fragranze, nonché contenitori, etichette, cartoncini, flaconi, adesivi e semilavorati con stampigliato il marchio contraffatto di note case di profumi quali Burberry, Calvin Klain, Dolce e Gabbana, Cavalli, Ferrari, Chanel, Ugo Boss, Ermes, Bulgari.

Inoltre, sono stati rinvenuti anche dei campionari cartacei con la foto dei profumi a marchio registrato; ogni prodotto riportava un codice alfanumerico, ideato dagli “addetti ai lavori“, che consentiva l’associazione della fragranza realizzata nell’opificio al profumo “falso” da immettere in commercio.

Sono in corso al momento ulteriori accertamenti, da un lato tesi a riscontrare che i “liquidi” commercializzati non siano dannosi per la salute umana e dall’altro a verificare la regolarità dal punto di vista fiscale dell’attività posta in essere. Infatti, all’interno dell’impresa sono stati rinvenuti documenti che attestano la vendita di prodotti per centinaia di migliaia di euro. A fronte di tali incassi, tuttavia, non risulta essere mai stata presentata la dichiarazione dei redditi.

La donna, con precedenti specifici, è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Palermo per i reati di produzione ed immissione in consumo di prodotti con marchi mendaci, contraffazione e ricettazione.

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