Certificazione forestale ferma in Sicilia, Arpa avvia campagna di sensibilizzazione

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Certificazione forestale ferma in Sicilia, Arpa avvia campagna di sensibilizzazione
In Sicilia sono presenti 512.121 ettari di aree forestali ed altre terre boscate. Patrimonio di particolare importanza e rilevanza

28 Luglio 2016 - 14:48

Dall’ultimo inventario forestale della regione Sicilia emerge come nel territorio siciliano siano presenti ben 512.121 ettari di aree forestali ed altre terre boscate (macchia mediterranea). Un patrimonio di particolare importanza, non solo per la straordinaria biodiversità ma anche per un notevole indotto economico che intorno ad esso si sviluppa. Un patrimonio che però, fino ad oggi, non ha adottato adeguati sistemi di certificazione, che pure ci sono e, nel resto del continente, sono anche ben collaudati. Fra questi l’Fsc e il Pefc, che rappresentano certificazioni ambientali ad adesione volontaria, ancora pressoché sconosciuti in Sicilia.

Per porre rimedio a questa carenza ed allineare la Gestione Forestale Sostenibile (Gfs) agli standard europei, Arpa Sicilia ha avviato una campagna di sensibilizzazione il cui primo passo è rappresentato dall’inserimento, nel proprio sito istituzionale, di una sezione dedicata alle “Certificazioni ambientali per il settore forestale”.

La “certificazione della gestione forestale”, nelle sue varie forme (Fsc o Pefc) consiste in una procedura di verifica riconosciuta e collaudata che conduce all’emissione, da parte di un organismo indipendente, di un certificato che attesta che le forme di gestione boschiva rispondono a determinati requisiti di “sostenibilità”. Le aree forestali che risultano attualmente certificate a livello globale sono circa 450 milioni di ettari, intercettando solamente il 9 per cento della superficie forestale mondiale.

La Sicilia, come si diceva, è ferma al palo. Ma il valore del patrimonio forestale siciliano richiede di essere considerato anche sotto il profilo della assoggettabilità a tali forme di certificazione, anche allo scopo di una migliore valorizzazione delle produzioni ritraibili, oltre che per quella opportuna diffusione della cultura della certificazione che tanti benefici potrebbe apportare anche al settore forestale. Obiettivo specifico che l’Arpa vuole raggiungere attraverso l’allestimento della sezione del sito sopra indicata è appunto quello di stimolare la sensibilità degli operatori del settore agro-forestale introducendoli e guidandoli nel percorso verso la certificazione Pefc o Fsc.

I DUE CERTIFICATI

Per rendere disponibili sul mercato prodotti certificati Fsc è necessario avere un certificato di catena di custodia (Chain-of-Custody-CoC, che è un sistema di tracciabilità specifico) Fsc. A rilasciarlo è l’Assemblea Generale del marchio (AG) l’organo decisionale più importante dello standard Fsc. L’AG è divisa in tre camere (comitati), rispettivamente per i rappresentanti del settore economico, ecologico e sociale. La decisione richiede un voto di maggioranza in ogni camera per la sua approvazione. L’AG di Fsc ha adottato una nuova serie di principi e criteri nel 2011, nell’intento di assicurare una maggiore uniformità di applicazione nei vari paesi.

Lo standard Pefc è, invece, un’organizzazione ombrello (un’organizzazione, cioè, che coordina le attività di un certo numero di organizzazioni aderenti e, quindi, promuove uno scopo comune) sotto la quale sono ricompresi i vari sistemi di certificazione forestale nazionali. PEFC fa propri, infatti, i sistemi di certificazione forestale sviluppati in ambito nazionale attraverso processi di coinvolgimento di molteplici stakeholder, personalizzati secondo le priorità e le esigenze compatibili locali. Per assicurare la coerenza con i requisiti internazionali, ogni sistema di certificazione forestale nazionale viene sottoposto, a cura di soggetto di parte terza, ad una rigorosa procedura di controllo del rispetto degli standard esclusivi fissati dall’AG di Pefc.

Entrambi i marchi hanno come fine la garanzia della migliore sostenibilità ambientale dello svolgimento delle attività selvicolturali e delle produzioni ritraibili, attraverso un rigoroso controllo degli impatti ambientali finalizzato alla salvaguardia delle formazioni forestali e della biodiversità nelle stesse custodita. Pefc si concentra molto sulla formazione ambientale specifica dei lavoratori forestali e sulla sicurezza sul lavoro dei medesimi mentre Fsc considera molto i problemi delle popolazioni indigene (residenti) e promuove e favorisce il dialogo con gli stakeholder locali. Sia FSC che PEFC hanno un ruolo globale, certificando la gestione forestale di qualsivoglia tipologia in tutto il mondo.

Nella apposita sezione del portale dell’Arpa sono riportate tutte le informazioni e la documentazione di riferimento unitamente ad una guida semplificata all’accesso alle certificazioni stesse.

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