E alla fine apparvero anche loro… le stelle

Sergio Calderaro

Dal paese di Frodo

E alla fine apparvero anche loro… le stelle
Torna a distanza di un anno il "nostro" Sergio Calderaro. E lo fa raccontando un "sogno" o forse no, che chiude la saga delle Piaghe di Monreale. Buona lettura...

21 Luglio 2016 - 11:00

Vi ricordate le Piaghe di Monreale? Degli scritti che ci ha inviato il monrealese Sergio Calderaro e che ha avuto tra i nostri lettori un successo incredibile. Dopo un po’ di tempo, torna con un’altra puntata che chiude la serie. Presto invece torneremo a parlare del paese immaginario Monteirreale, che ricorda moltissimo la nostra Monreale. Buona lettura e fateci sapere che ne pensate!

Trascrivo di seguito l’esperienza dello scienziato August Kekulè che racconta come fosse arrivato alla visualizzazione e al modello del famoso anello del benzene:

“Ero seduto intento a scrivere, ma il lavoro non progrediva; i miei pensieri erano altrove. Girai la sedia verso il camino e mi appisolai. Di nuovo gli atomi giocavano di fronte ai miei occhi (…). Il mio occhio mentale, reso più acuto da questa ripetuta visione, era ora in grado di distinguere strutture più grandi di multiforme conformazione; lunghe file talvolta sistemate più strettamente, tutte sinuose e ricurve come il moto di un serpente. Ma guarda! Che cos’è? Uno dei serpenti aveva afferrato la sua stessa coda, e la forma girava beffardamente davanti ai miei occhi. Come per un lampo improvviso mi risvegliai e passai il resto della notte a elaborare la mia ipotesi.”

Lungi da me paragonarmi a tale geniale scienziato ma ho riportato le parole dello studioso perché anch’io, nel mio piccolo, sono stato soggetto ad una simile esperienza. Dopo aver trascorso mesi a cercare di capire la motivazione profonda e la causa di tanto impressionante disastro, mi ero infatti appisolato sugli scritti che descrivevano le piaghe di Monreale di cui vi ho parlato un po’ di tempo fa. Improvvisamente, come emerse dalla nebbia dello stato di semi incoscienza in cui mi trovavo, alcune parole cominciarono a ballare davanti ai miei occhi. Non una danza coerente, ma una sorta di balletto scomposto, in cui le lettere delle parole scomparivano e riapparivano a volte come anagrammi delle parole stesse, a volte sparendo del tutto.

apparvero persino, a un certo punto delle stelle, credo cinque

Alla fine restarono solo delle parole e delle lettere: piaga di, piaga delle, Piaga di, Piaga delle, Piaga D, Piaga Delle, Piaga D, Piaga DelLe, Pia D Pia D L poi la parola piaga spariva quasi del tutto e rimanevano solo le lettere PD e PDL. Poi le lettere diventarono strane frasi, altri monosillabi che sembravano sigle o acronimi misteriosi, apparvero persino, a un certo punto delle stelle, credo cinque, che sembrava non c’entrassero col resto, poi tutto, all’improvviso, scomparve. Avrebbe dovuto suggerirmi qualcosa, anche perché intimamente ero convinto che quelle lettere significassero qualcosa, ma ancora oggi non riesco a comprendere che cosa volessero dire. Qualcuno sa suggerirmi qualcosa in merito?

Se hai perso le altre puntate puoi leggerle qui:

1. Le “piaghe di Monreale”, la buca “assassina” e gli esperti “stradologi”
2. Le “piaghe di Monreale”: all’improvviso la città venne avvolta dalle tenebre
3. Le “piaghe” di Monreale: dai rubinetti non fuoriusciva più acqua…
4. Le “piaghe” di Monreale: le fontane sparite misteriosamente
5. Le “piaghe” di Monreale: rane, cavallette e… coca cola
6. Le “piaghe di Monreale”: la grandine di fuoco e le macchine volanti
7. Le “Piaghe di Monreale”: la “morte” dei primogeniti maschi (ma non solo)

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