Massimo Giletti chiede scusa alla famiglia Campanella: “Noi andiamo avanti comunque”

Redazione

Cronaca

Massimo Giletti chiede scusa alla famiglia Campanella: “Noi andiamo avanti comunque”
In diretta nell'ultima puntata della trasmissione televisiva L'Arena

16 Maggio 2016 - 18:30

“Chiedo perdono alla famiglia di Giuseppe Campanella. Abbiamo sbagliato, si è trattata di una omonimia, chiedo scusa ai familiari di Giuseppe Campanella”. Con queste parole il conduttore della trasmissione L’Arena di Rai Uno Massimo Giletti apre la trasmissione di domenica 15 maggio 2016, cercando di rimediare alle gravissime affermazioni rese nei confronti della famiglia di Giuseppe Campanella, operatore forestale di Pioppo, nella puntata andata in onda il 3 aprile scorso.

In quella puntata Giletti aveva ripetutamente affermato che Giuseppe Campanella era il rappresentante della omonima famiglia mafiosa di Pioppo. Pochi giorni fa i familiari di Campanella, hanno presentato querela presso la Procura della Repubblica di Palermo nei confronti di Giletti e dei vertici della Rai e di Rai Uno per il reato di diffamazione aggravata a mezzo servizio televisivo.

I Campanella infatti hanno dimostrato nella querela, di essere tutti incensurati e di non essere mai stati coinvolti in indagini per reati di mafia o altro. “Ho ricevuto nuovamente mandato – ha affermato il difensore della famiglia Campanella l’avvocato Salvino Caputo – nonostante le scuse di Giletti di proseguire nelle attività processuali. Le scuse del conduttore oltre che tardive e a non rappresentare alcun esimente dal punto di vista della responsabilità penale, dimostrano come lui e i vertici della rete televisiva nazionale hanno pubblicamente formulato accuse gravissime nei confronti di soggetti incensurati, senza operare quella rigorosa attività di verifica e controllo che si impone quando si lanciano accuse gravissime attraverso gli organi di informazione”.

“Siamo qui per difendere il decoro, l’onore, la reputazione e l’immagine di un’intera famiglia – hanno dichiarato i Campanella e non arretreremo di un solo passo. La nostra volontà rimane la stessa anche dopo le scuse formulate dallo stesso giornalista che ha ammesso pubblicamente le sue colpe, chiedendo formalmente perdono alla famiglia. Ha causato danni irreparabili alla nostra famiglia – hanno aggiunto i familiari di Campanella – e soprattutto ai nostri figli che si sono sentiti mortificati e oltraggiati da un giornalista irresponsabile e privo di professionalità, che pur di conquistare consensi televisivi non si è posto alcun problema morale e deontologico contravvenendo ai più elementari dettati in tema di stampa e informazione”.

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