Si “autoliquida” 150 mila euro, Anna Maria Corsello indagata per peculato

Redazione

Palermo

Si “autoliquida” 150 mila euro, Anna Maria Corsello indagata per peculato
L'ex dirigente è stata sospesa per sei mesi dal ruolo di liquidatore di due società della Regione

22 Aprile 2016 - 12:01

Il Gip del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto per Anna Maria Corsello, la sospensione di sei mesi dall’esercizio delle funzioni di liquidatore di due società partecipate dalla Regione Siciliana (BIOSPHERA SpA e MULTISERVIZI SpA) nonché il sequestro preventivo di somme per oltre 140 mila euro. A notificare l’ordinanza sono stati i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo.

Le indagini di polizia giudiziaria – coordinate dal Procuratore Aggiunto Dino Petralia e dal Sostituto Procuratore Luca Battinieri – sono scaturite da preliminari accertamenti istruttori delegati ai finanzieri dalla Procura Regionale della Corte dei conti (che ha già emesso nei confronti della Corsello l’atto di citazione in giudizio) ed indirizzate alla verifica della sussistenza di concomitanti responsabilità di carattere penale.

“Gli elementi raccolti – spiegano gli investigatori – hanno consentito di ipotizzare il reato di peculato a carico della dottoressa Corsello, per l’indebita “autoliquidazione” di compensi in qualità di liquidatore delle due società partecipate, carica ricoperta dall’ex Dirigente Regionale già dal 2011”.

Quest’ultima, in particolare, violando il principio di onnicomprensività del trattamento retributivo dei dirigenti pubblici, si sarebbe appropriata di compensi relativi ad incarichi aggiuntivi che dovevano essere obbligatoriamente versati alla propria amministrazione e confluire nelle risorse destinate al trattamento economico accessorio della dirigenza.

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