Palermo, mille chili di novellame sequestrata dalla Guardia di Finanza: tre le persone denunciate

Redazione

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Palermo, mille chili di novellame sequestrata dalla Guardia di Finanza: tre le persone denunciate
Il valore sul mercato supera i 25 mila euro. Il prodotto è stato donato a diversi istituti di beneficenza

19 Marzo 2016 - 11:01

Le Fiamme Gialle di Palermo hanno effettuato una operazione di controllo economico del territorio che ha consentito di intercettare un furgone isotermico che trasportava 187 cassette di polistirolo contenenti 935 chili di pregiatissimo “bianchetto”, il cui valore di vendita sul mercato avrebbe superato i 25 mila euro.

“L’operazione – spiegano dal Comando – si inserisce nella incessante lotta al contrasto dell’attività illecita dei pescatori di frodo, “predoni” del mare, che per procurarsi ingenti guadagni, incuranti dell’enorme danno ambientale arrecato alla fauna marina, impedendo di fatto il raggiungimento dello stadio adulto del pesce, continuano a pescare la specie ittica protetta del “bianchetto”, meglio conosciuta come novellame di sarda o neonata”.

I finanzieri hanno sequestrato il prodotto ed hanno individuato tre responsabili, R.C. di 40 anni, M.A. di 33 anni e S.P. di 37 anni, tutti di Palermo segnalati all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di trasporto e commercializzazione di specie ittiche di taglia inferiore a quella prevista dalla normativa in vigore. Il lavoro dei militari ha permesso, inoltre, di accertare ulteriori violazioni in materia di lavoro nero nei confronti di uno dei tre soggetti, titolare di una attività commerciale nel settore della pesca del quartiere della Kalsa.

Il sequestro va ad aggiungersi ai numerosi altri già effettuati nei giorni scorsi dai militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza, operati a contrasto dell’illegalità diffusa che determina la distorsione delle regole della libera concorrenza, a danno delle imprese oneste e della salute dei consumatori, attraverso l’immissione sul mercato prodotti ittici di dubbia provenienza, al di fuori delle regole di tracciabilità.

Il prodotto sequestrato è stato donato a diversi istituti di beneficenza, poiché, come accertato dal Dipartimento di prevenzione della Asl era idoneo al consumo umano.

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