Palermo, The Brass Group: domani si giocano le sorti della Fondazione

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Palermo, The Brass Group: domani si giocano le sorti della Fondazione
Dopo la protesta del presidente Ignazio Garsia e dei lavoratori della Fondazione, sia il presidente della Regione Crocetta che altri parlamentari hanno assicurato emendamenti che possano consentire alla Fondazione di andare avanti

14 Marzo 2016 - 12:10

Le commissioni legislative dell’Ars dovrebbero rimettersi in moto da domani per discutere le norme per il ddl stralcio legato alla Finanziaria ed in cui la Fondazione The Brass Group aggrappa la sua possibilità di salvezza.

Dopo la protesta del presidente Ignazio Garsia e dei lavoratori della Fondazione, sia il presidente della Regione Crocetta che altri parlamentari hanno assicurato emendamenti che possano consentire alla Fondazione di andare avanti. Il nodo è legato all’Orchestra ed alla sua reale possibilità di essere un ente di produzione musicale tutelato dalla Regione. “E’ questo – dichiara Garsia – che ci differenzia dai tanti altri enti che, a diritto, invocano fondi per le loro attività”. Dal presidente della Fondazione arriva una lettera aperta che invoca una norma che preservi, proprio sul piano produttivo, le musiche del nostro tempo di cui il jazz fa parte.

“Anche sul comparto delle attività musicali – scrive Garsia – tra diritti negati e derive culturali, ci sono ancora tante resistenze da rimuovere. Prima fra tutte il riconoscimento, nel comparto delle attività di produzione dello spettacolo dal vivo, della parità di genere musicale tra lirica, sinfonica, prosa e jazz. E’ necessario, dopo l’esclusione dalla Finanziaria 2016 della “Fondazione The Brass Group”, che sia approvata in Aula una norma che assicuri piena parità di diritti tra le orchestre dei teatri Massimo, Bellini, Politeama e Santa Cecilia. “E’ una battaglia culturale e di civiltà per assicurare piena parità di diritti tra i generi musicali e che va perseguita per consentire a tutti la partecipazione ai servizi culturali che la Regione offre a tutti i siciliani”.

Anche sul piano del diritto al lavoro. Infatti, lo Stato profonde il suo impegno nella formazione di giovani musicisti attraverso le cattedre di musica jazz nei conservatori di musica. A circa dieci anni dalla legge istitutiva, 1 febbraio 2016, n. 5 che “riconosce la Fondazione The Brass Group” quale strumento primario di produzione e diffusione dell’arte e della cultura di musica jazz e di derivazione afro-americana, e ne promuove la presenza nei programmi di cui alle leggi regionali vigenti in materia”, ci sono ancora tante barriere da abbattere, tra diritti negati e ritorni indietro, anche sul versante del diritto al lavoro. Per un reale cambiamento serve che la Fondazione The Brass Group sia riconosciuta tra gli enti strumentali alla Regione. Al pari di Massimo, Bellini, FOS, Vittorio Emanuele e stabili di Palermo e Catania”.

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