Palermo, indimidazione alla responsabile dell’area automezzi della Rap

Redazione

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Palermo, indimidazione alla responsabile dell’area automezzi della Rap
Danneggiata la macchina privata della dottoressa Lara Calì

03 Febbraio 2016 - 17:18

Un gesto intimidatorio nei confronti di una respondabile della Rap, la società che gestisce la raccolta rifiuti a Palermo. Ieri mattina, all’interno dell’autoparco di Brancaccio è stata danneggiata la macchina privata della dottoressa Lara Calì, dal primo febbraio, responsabile dell’Area Autorimessa e Gestione manutenzione autoparchi, mezzi, immobili di Rap.

A darne comunicazione il presidente della Rap Sergio Marino, che sul grave atto intimidatorio dichiara: “Nell’ambito del nuovo riassetto aziendale, la dottoressa Cali, ha avuto mandato di riorganizzare l’autoparco di Brancaccio e di preparare tutti gli atti al fine di monitorarne le attività anche attraverso impianti di video-sorveglianza. Immediata è stata la risposta di coloro cui non può piacere tale percorso e che hanno con atto vile e violento voluto mandare un preciso messaggio. Oggi stesso mi recherò assieme al dirigente – continua il presidente – a sporgere denuncia contro ignoti al Commissariato di Brancaccio. È ovvio che questi gesti sconsiderati non ci intimidiscono ma ci convincono sempre più a rafforzare il nostro impegno affinché la nostra azienda possa diventare vessillo di legalità, trasparenza ed efficienza. L’impegno del CdA è quello di prevenire quanto prima – conclude Marino- alla regolamentazione delle attività nell’autoparco di Brancaccio, oggi teatro di caos che fa comodo a coloro che vogliono approfittare per agire contro legge”.

Sull’atto è intervenuto anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando che esprime “grande solidarietà alla dottoressa Calì e forte condivisione per l’impegno suo e del CdA per il ripristino della legalità in ogni ramo dell’azienda. L‘Amministrazione Comunale e il CdA della Rap sono attivamente impegnati a supporto degli organi inquirenti, per pervenire alla individuazione dei responsabili nei cui confronti saranno chieste alla Magistratura e saranno esperite con la massima severità tutte le azioni sanzionatorie previste”.

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