La cantina Kaggio confiscata al clan dei corleonesi, assegnata alle coop di Sviluppo e Legalità

Redazione

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La cantina Kaggio confiscata al clan dei corleonesi, assegnata alle coop di Sviluppo e Legalità
Il presidente Capizzi: "Tutti i beni del consorzio inseriti nel circuito dell'economia locale"

02 Febbraio 2016 - 11:32

La cantina Kaggio confiscata al clan dei corleonesi più di 20 anni è stata assegnata dal presidente del Consorzio “Sviluppo e Legalità” Piero Capizzi alle cooperative sociali Lavoro e Non Solo, Pio La Torre e Placido Rizzotto che gestiscono per finalità agricole, le terre confiscate alla mafia nel corleonese.

Il bene che da anni è rimasto in stato di abbandono ed è stato oggetto di continui furti e atti vandalici è stato recuperato per essere destinato a Centro Aziendale e di stoccaggio per le stesse coop per la commercializzazione dei prodotti delle stesse cooperative. Il progetto di recupero è stato finanziato, con fondi del PON Sicurezza 2007 – 2013, per un importo di 2 milioni e 77 mila euro. Insieme alla cantina è stato anche recuperato un capannone dove è stata realizzata una sala multimediale che sarà messa a disposizione gratuitamente per le associazioni che si occupano di legalità.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Consorzio “Sviluppo e Legalità” e sindaco di Monreale Piero Capizzi: “Un bene simbolo ritorna alla società civile, per fini imprenditoriali che daranno impulso al settore agricolo del territorio, creando possibilità occupazionali per i giovani”. Questo era l’ultimo bene confiscato alla mafia nel corleonese che ancora non era stato recuperato. Con questo intervento – ha aggiunto Capizzi – tutti i beni assegnati al Consorzio Sviluppo e Legalità, sono stati recuperati”.

Il presidente Capizzi, ha reso noto che sono stati ultimati anche i lavori del Centro di degustazione annesso alla cantina sociale Centopassi, situata in contrada Don Tomasi a San Cipirello, che è stata assegnata alla coop Placido Rizzotto. “Tutti i beni del comprensorio – ha dichiarato il direttore del Consorzio Lucio Guarino – in controtendenza con ciò che avviene in campo nazionale sono stati inseriti nel circuito dell’economia legale è il segnale più forte della riaffermazione della presenza dello Stato nel territorio”.

E’ stato anche evidenziato dal presidente Capizzi, la volontà di portare avanti ulteriori progetti di rilancio sociale, culturale ed imprenditoriale, grazie alla sinergia che si è venuta a creare con i colleghi sindaci che fanno parte del Consorzio “Sviluppo e Legalità che hanno preso parte alla cerimonia di consegna della struttura aziendale Kaggio.

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