Un centro per i ragazzi nel bene confiscato al boss Palazzolo

Annalisa Ferrante

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Un centro per i ragazzi nel bene confiscato al boss Palazzolo
Sono due i progetti presentati per le costruzioni di contrada Bocca della Carrubba. Uno riguarda la realizzazione di un centro diurno per disabili

18 Gennaio 2016 - 00:00

Due progetti di riqualificazione degli immobili confiscati alla mafia in contrada Bocca della Carrubba. L’amministrazione comunale, tramite l’ufficio tecnico, ha preparato i progetti per accedere ai finanziamenti previsti dall’avviso pubblico per la “riqualificazione e riconversione dei beni confiscati alla criminalità organizzata nei centri urbani e aree marginali” emesso dell’assessorato regionale delle Politiche Sociali e del Lavoro (fondi U.E. e Fas). I progetti riguardano i beni sequestrati a Salvatore Palazzolo e  consegnati al comune nel 2010, con decreto prefettizio, quindi acquisiti. Nel 2012, una parte dei beni confiscati a Palazzolo, con bando pubblico, è stata assegnata all’associazione Castello Libero (unica partecipante) in partenariato con l'Agesci, l’associazione “Libera” e l'associazione Antiracket di Castellammare, che lo gestiranno per trent’anni. Si tratta di un lotto di terreno agricolo di oltre duemila metri quadri con un piccolo fabbricato rurale da ristrutturare. Proprio per questo l’amministrazione  partecipa al bando in modo da riqualificare la struttura che (come da progetto di gestione presentato dalle associazioni che se ne occupano) dovrebbe diventare un centro di aggregazione giovanile. Per rendere fruibile l’immobile assegnato, l’ufficio tecnico ha presentato un progetto che prevede un costo di 320 mila euro.  Progetto presentato anche per la restante parte dei beni confiscati a Palazzolo poco distante dal bene assegnato all’associazione Castello Libero: un altro lotto di terreno con fabbricato ancora in costruzione che, con un costo di 350 mila euro, secondo il relativo progetto, dovrebbe diventare un centro diurno per disabili. Questo bene non è stato ancora assegnato proprio perché ancora in costruzione. Se l’amministrazione otterrà, dunque, il finanziamento, l’immobile sarà ultimato e successivamente si dovrebbe provvedere all’assegnazione per la gestione. I progetti sono stati anche inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche  2013-2015.

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