Tensioni e blocchi stradali, a Pioppo la protesta per la riapertura della statale 186

Redazione

Cronaca

Tensioni e blocchi stradali, a Pioppo la protesta per la riapertura della statale 186
Alle 15 un sopralluogo di una ditta palermitana che deciderà gli interventi

18 Gennaio 2016 - 00:00

Mattinata di attese e tensioni a Pioppo. Alle 9, il comitato dei cittadini si è dato appuntamento al bar Di Giorgi in attesa del sindaco Piero Capizzi, dei delegati dell'Anas e della Protezione Civile. Un gruppo, peò, ha deciso di animare la giornata spostandosi verso la zona delle barriere installate dagli operai dell'Anas e rimuovendole. Sul posto sono arrivate anche due pattuglie dei carabinieri. Poi l'attesa del primo cittadino che è sceso dalla zona dichiarata pericolante per comunicare i risultati del sopralluogo: "Insieme ai responsabili dell'Ans e dell'Azienda Foresta abbiamo preso visione dei luoghi – ha detto Capizzi -. Il Comune ha già preso contatto con una ditta palermitana che verrà a verificare le criticità scovate dai rocciatori ed inizierà i lavori di messa in sicurezza". In pratica, nella zona, il problema riguarda gli alberi bruciati, del materiale franante e due massi di grosse dimensioni che sono stati dichiarati instabili. "Ci sarà un intervento immediato – ha assicurato Capizzi -. La ditta di Palermo effettuerà una verifica dei posti, una relazione dei lavori da svolgere ed inizierà l'intervento":  A questo punto si è scatenata la protesta. Immediato il blocco di via Valle Tajo. A farne le spese un mezzo dell'Anas ed un'autobotte della Forestale che, dopo una lunga opera di convincimento dei Carabinieri, è stata fatta transitare. Il sopralluogo è sttao così anticipato alle 15. La ditta di Palermo potrebbe anche immediatamente fare una relazione nella quale dichiara che il pericolo non è immediato e quindi permettere la ripaertura della strada. Ma il discorso non è così semplice. Intanto la protesta si è spostata al bivio di Giacalone.  Dal canto suo, Piero Capizzi ha fatto sapere che ha già dato mandato agli uffici di individuare la particella di terreno dalla quale è partito l'incendio di quasi tre settimane fa. "Chi ha sbagliato, non pulendo i propri terreni, la pagherà cara". (LE FOTO SONO DI VINCENZO GANCI)

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