Telefonata anonima al 112, i Carabinieri intercettano carico di droga milionario 

Redazione

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Telefonata anonima al 112, i Carabinieri intercettano carico di droga milionario 
Fermate due auto su segnalazione, con a bordo 150 chili di hashish al porto di Messina

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri del  Nucleo Investigativo hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Eros Fonsato, nato e residente a Torino, classe 1971, Agatino Spampinato, nato e residente a Catania, classe 1970 e Salvatore Bellia, nato e residente a Catania, classe 1955. I tre sono stati bloccati all’alba di ieri a Messina, mentre si trovavano ancora all’interno del traghetto proveniente da Villa San Giovanni, alla guida di due autovetture. L’intervento  operativo è scaturito dalla segnalazione di un anonimo d’origine catanese a cui è seguita l’operazione dei Carabinieri che, immediatamente, hanno posto in essere un servizio ad “hoc”. A seguito della perquisizione veicolare, all’interno del bagagliaio di un’autovettura, i carabinieri hanno rinvenuto diversi  borsoni al cui interno vi erano centinaia di panetti di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, per un peso complessivo di 150 Kg circa. Lo stupefacente sequestrato ha un valore al dettaglio di circa 2 milioni di euro. Tutti gli involucri all’interno dei quali erano contenuti i panetti di stupefacente erano impermeabili, rivestiti di polistirolo e dunque confezionati in modo tale da galleggiare qualora ci fosse stata l’esigenza di  buttarli in acqua. Ciò lascia ipotizzare che i corrieri temessero un intervento delle forze dell’ordine all’interno del traghetto o di qualche altra imbarcazione sulla quale la droga era stata verosimilmente trasportata in precedenza.  La sostanza stupefacente è stata recuperata e posta sotto sequestro per le successive analisi di laboratorio a cura del L.A.S.S. (Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti) dei Carabinieri di Palermo, al fine di accertare l’esatto principio attivo delle sostanze stupefacenti recuperate. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la locale casa circondariale “Ucciardone” di Palermo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Sono in corso indagini finalizzate all’individuazione dei canali di smercio della “roba” e di eventuali azioni di controllo esercitate, nello specifico, da Cosa Nostra.

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