Slalom di Monte Pellegrino, la Riserva boccia il progetto della scuderia Armanno

Redazione

Cronaca

Slalom di Monte Pellegrino, la Riserva boccia il progetto della scuderia Armanno
Ma il sodalizio monrealese non si arrende e si rviolge ad un legale

18 Gennaio 2016 - 00:00

Sembra tramontato definitivamente il progetto dello “Slalom di Monte Pellegrino” proposto dalla scuderia monrealese Armanno Corse dedicato alla memoria di Francesco Faraco. I Rangers d’Italia, che gestiscono la Riserva, infatti, con una lettera del direttore della Riserva Salvatore Palascino, hanno dato il loro diniego ad effettuare la gara prevista per il prossimo 1 e 2 agosto. “Gli uomini della scuderia erano stati avvisati lo scorso 17 settembre quando avevamo saputo che l’organizzazione di questa gara era già molto ben avviata – dice il direttore Palascino -. Nello specifico, il percorso si trova in zona “A” della riserva, quella maggiormente tutelata ed, anche se le auto transitano ogni 30 minuti, si tratta comunque di una gara automobilistica. Cosa non consentita dal nostro regolamento”. Proprio il regolamento, adesso, diventa “oggetto del contendere”. La scuderia Armanno, infatti, ha fatto sapere attraverso il suo portavoce Rosario Lo Cicero che si rivolgerà ad un legale per chiarire una volta e per tutte la situazione: “Siamo stati convocati dalla commissione allo sport del comune di Palermo dove c'è stato detto del diniego posto da Palascino – spiega Lo Cicero -. Ma lì abbiamo ricordato ai componenti della commissione che c’erano dei precedenti, tra l’altro abbastanza recenti: 2009, 2010 e la rievocazione storica della vittoria di Tazio Nuvolari nel 2013. Proprio quest’ultima sarà ripetuta anche quest’anno”. A questo punto è “guerra” sul regolamento tra i Rangers e la scuderia, che contesta il punto G dell’articolo 2 del regolamento della Riserva che vieta di esercitare attività sportive che compromettano l’integrità ambientale e la tranquillità dei luoghi, quali automobilismo, trial, motociclismo, motocross, deltaplanismo, ecc ecc. “Da quanto si legge nel regolamento – continua Lo Cicero – ci pare evidente che non solo non si possa gareggiare, ma sfilare con le auto, moto e con altro mezzo a motore, deltaplani compresi, su Monte Pellegrino. E che per farlo, occorre una deroga che sarà stata concessa, immaginiamo, in questi ultimi anni, nel corso del quale sono state effettuate cronoscalate, slalom e rievocazioni storiche. Ma sarebbe auspicabile una profonda revisione di questo regolamento, che distrugge completamente la lunghissima ed onorata storia motoristica del Monte Pellegrino”. La scuderia, però, nonostante il diniego ha continuato l’organizzazione della gara, perché nel frattempo riceveva notizie rassicuranti. “Abbiamo protocollato la richiesta – dice Lo Cicero -, ma mentre l’assessorato regionale al Territorio non si è fatto vivo, il Comune ci ha chiesto il pagamento della quota per l’utilizzo di via Bonanno, mentre abbiamo ricevuto la seconda lettera di Palascino con il “no” definitivo”. “Non è certo un attacco specifico nei confronti della scuderia monrealese – spiega Palascino -. La Riserva non è una zona possibile dove effettuare gare. Vengono autorizzate periodicamente delle sfilate di auto d’epoca che comunque salgono a velocità ridotta e senza l’utilizzo del clacson. Sono ben disposto ad incontrare i rappresentanti della scuderia per immaginare altre iniziative collaterali e pensare alla gara in un altro posto. Ma non certamente al’interno della zona protetta. I soci dell’Armanno devono avere ben chiaro in testa che qui loro non hanno dei nemici, e questa non è una presa di posizione nei loro confronti. Devono, anzi, sentirsi invogliati ad organizzare questa manifestazione. Ma con altri modi e termini che rispettino il regolamento”. Ma la scuderia non si arrende e si è rivolta ad un legale. La vicenda è appena cominciata.

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