Sgominata banda che rubava tir e prodotti industriali

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Sgominata banda che rubava tir e prodotti industriali
Indagini dei carabinieri di Lercara Friddi insieme ai colleghi di Bagheria. Scoperte otto persone che agivano su tutto il territorio siciliano

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il 6 ottobre 2011 a Vicari avevano asportato un tir carico di generi alimentari in una ditta. Si erano dati alla fuga alla guida del mezzo pesante, erano stati presto intercettati lungo l’autostrada PA-CT nei pressi di Bagheria dai militari della locale Compagnia dei Carabinieri e, capita l’impossibilità di proseguire la fuga con il carico, avevano abbandonato il mezzo fuggendo a piedi nelle campagne circostanti. Così Marco Giganti, classe 1972 e Giulio Ambra, classe 1986, pluripregiudicati catanesi dediti a furti di automezzi pesanti e di ogni genere di refurtiva, erano stati arrestati quella stessa notte dai Carabinieri di Bagheria e Misilmeri, che si erano messi sulle loro tracce. I Carabinieri della Compagnia di Lercara Friddi però hanno proseguito le indagini, di concerto con i colleghi della Compagnia di Bagheria e sotto la direzione di Bruno Brucoli, sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Termini Imerese. Le intercettazione hanno consentito di svelare una vera e propria banda finalizzata alla commissione di furti composta da otto individui che operava sul territorio di tutta la Sicilia che, nell’inverno 2011, ha dato filo da torcere alle Forze dell’Ordine. Tutto inizia nella notte del 6 ottobre 2011 quando, presso la ditta Barbarino di Vicari, alcuni ignoti rubavano un autocarro carico di generi alimentari di ogni genere per un valore di oltre 40 mila euro. Le ricerche, diramate nell’immediatezza dalla Centrale Operativa della Compagnia di Lercara Friddi alle Compagnie limitrofe consentivano ai militari di Bagheria di localizzare l’autocarro mentre procedeva a gran velocità sull’autostrada Palermo-Catania. All’intimazione dell’”alt”, solo dopo un lungo e pericoloso inseguimento, i malviventi abbandonavano l’autocarro nei pressi di Casteldaccia dandosi alla fuga nelle campagne circostanti. Giganti, (con precedenti per furto di automezzi e con precedenti per furto, evasione e ricettazione) veniva arrestato in flagranza dai Carabinieri di Bagheria mentreAmbra (anch’egli“specializzato” in furto di automezzi ed attrezzature con diversi precedenti penali per furto di veicoli, energia elettrica ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti) veniva subito dopo sottoposto al fermo di indiziato di delitto, dopo essere stato fermato mentre vagava a piedi lungo la statale 121 all’altezza di Misilmeri. Le indagini, con l’ausilio di intercettazioni telefonica ed ambientali, permettevano di accertare l’esistenza di un sodalizio dedito a furti di mezzi pesanti e materiale di ogni genere (in particolare veicoli industriali, attrezzature per edilizia, carburante, ecc) che operava in trasferta non solo sul territoriodella provincia palermitana, ma in tutta l’isola, ovunque  – in pratica – ci fosse materiale “interessante” da rubare.  Nel 2011 la banda aveva sottratto vari veicoli industriali a Vicari (il 27 giugno 2011), a Valledolmo (il 26 settembre), ad Alia (il 21 settembre) ed aveva commesso un danneggiamento (probabilmente un furto non andato a buon fine perché messi in fuga dalle Forze dell’Ordine) sempre nella notte del 6 ottobre a danno di un’altra azienda del vicarese. Sulla base dei contatti e delle intercettazioni telefoniche eseguite a carico di Ambra, i militari dellaCompagnia di Lercara Friddi hanno scoperto che il gruppo di malfattori era assai più nutrito, giungendo a contare ben otto individui che operavano con volti celati da passamontagna e con la pronta disponibilità – in casi di necessità – di armi da fuoco. Venivano scoperti, grazie alle intercettazioni telefoniche, anche: il furto di un autoarticolato avvenuto nel mese di settembre 2011 ad Alia (successivamente rinvenuto nelle campagne della piana di Catania dai Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile del Comando Provinciale di Catania); un tentativo di furto avvenuto la notte del 18 novembre 2011 a danno di un oleificio di Motta Camastra (ME); il furto di due autotreni colmi di generi alimentari (valore circa 60 mila euro) commesso a Patti (ME) nella notte del 22 novembre 2011; il furto di materiale da ferramenta (per un valore complessivo di circa 20 mila euro) subito nella nottata del 5 dicembre 2011 da una azienda del messinese; il tentato furto subito la notte del 22 dicembre 2011 da una ditta di alimentari all’ingrosso di Taormina; il furto di tre saldatrici industriali e un autocarro commesso il 20 gennaio 2012 a danno di una aziendadi Lentini(SR); il furto di attrezzi da lavoro, di un furgone ed un fusto da 200 litri di gasolio commesso nella notte del 28 gennaio 2012 a danno di una ditta diSanta Teresa di Riva (ME); il furto di attrezzi da lavoro e di materiale vario commesso il 30  gennaio 2012 presso l’Istituto Nazionale di ricerca Alimenti e la Nutrizione di Palermo; Grazie alla collaborazione della Compagnia Carabinieri di Catania-Fontanarossa sono stati dunque arrestati e condotti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni Michele Rapisarda, Roberto Spampinato, Giuseppe Salvo, e Gioacchino Roberto Cardì, tuttigravati da precedenti specifici per reati contro il patrimonio. A Giulio Ambra ed a Gaetano Vitaleè stato invece notificato l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria, con la prescrizione di permanere in casa nelle ore notturne. Nel corso delle perquisizioni effettuate, sono stati sequestrati oltre trecento capi di abbigliamento di marchi molto noti (jeans, magliette, costumi da bagno, scarpe, ecc.) ancora etichettati e provvisti del dispositivo “antitaccheggio”, sicuro provento di qualche altra scorribanda degli odierni arrestati. Sono ancora in corso indagini finalizzate a fare luce su altri analoghi furti, registrati sul territorio, verificandone l’eventuale riconducibilità al gruppo criminale.

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