Sembravano torce, erano “storditori elettrici”. Sequestro della Finanza

Redazione

Palermo

Sembravano torce, erano “storditori elettrici”. Sequestro della Finanza
Oltre cento taser confiscati dalle Fiamme Gialle a Palermo. Nel nostro Paese serve una licenza per l´importazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Nel corso di un servizio di controllo economico del territorio, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego della Guardia di Finanza di Palermo hanno sequestrato un carico di pericolosi storditori elettrici oltre a fucili giocattolo e altra merce contraffatta priva dei requisiti di sicurezza. In particolare, durante un controllo nei confronti di un autoveicolo commerciale che stava scaricando merce presso un negozio di via Oreto, i finanzieri si sono insospettiti per alcuni oggetti che apparentemente sembravano essere normali torce elettriche per illuminazione, ma che poi, dopo verifiche più approfondite, sono risultati essere pericolosi storditori elettrici d’origine cinese, meglio noti come “Taser”. Per la legge italiana il ”taser” è considerato arma propria, ma non arma da fuoco e per l’introduzione nello Stato serve apposita licenza di importazione; circolari del Ministero dell'Interno hanno chiarito l'utilizzo e l'acquisto di tali strumenti, che necessitano di particolari autorizzazioni. Quando si preme uno dei pulsanti apposti sulla torcia con funzione di "grilletto", due freccette collegate a fili elettrici producono una scarica ad alta tensione ed a basso amperaggio, rilasciate sottoforma di brevissimi impulsi: per sortire l'effetto desiderato, entrambe le freccette devono colpire il bersaglio, ma non necessariamente la pelle, essendo sufficiente il contatto con gli abiti. Al termine delle operazioni sono stati rinvenuti circa 100 storditori elettrici illegalmente detenuti, tutti sottoposti a sequestro unitamente ad un centinaio di palloni da calcio recanti marchi contraffatti di note società sportive e circa duecento fucili giocattolo privi dei requisiti di sicurezza per l’immissione in commercio.  L’intera operazione di polizia si è conclusa con la denuncia di tre cittadini di nazionalità cinese all’Autorità Giudiziaria. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti per poter risalire all’origine della filiera di questo genere di prodotti destinati alla piazza di Palermo.

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