Se il sindaco mette il bavaglio alla stampa…

Cronaca

Se il sindaco mette il bavaglio alla stampa…

18 Gennaio 2016 - 00:00

Vorremmo condividere con voi un fatto che sta passando un po’ inosservato a Monreale. Il sindaco Filippo Di Matteo ha emanato una direttiva con la quale vieta agli assessori ed ai dirigenti di parlare o rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. Tutte le comunicazioni devono esclusivamente “passare” attraverso l’ufficio stampa comunale. “Lo faccio – ha detto Di Matteo – perché non posso tollerare di dover apprendere notizie solo dalla stampa e di leggere “lo ha detto Tizio o Caio”. L’informazione istituzionale spetta al Sindaco”. Un’operazione che appare strana per le modalità con cui è arrivata. Un sistema quasi “monarchico” che impedisce la libertà di informazione nel comune normanno. Il sindaco, però, dimentica che il nostro mestiere è fatto di fonti, amici, conoscenti, che hanno sempre una notizia da dare, da fornire, da voler vedere pubblicata. È grazie anche a loro che il nostro giornale cresce ogni giorno di più. Il Sindaco, così facendo, limita la nostra libertà di informazione ed il vostro diritto di cronaca, pretendendo di pubblicare solo i comunicati dell’ufficio stampa, rendendo, praticamente identiche le notizie nella stampa monrealese e regionale. Noi, però, non condividiamo la scelta. E scegliamo di intraprendere una via difficile da percorrere e che ci farà oggetto di numerose criticheì. Da oggi pubblicheremo solo la notizia essenziale dei comunicati dell’ufficio stampa monrealese, omettendo le dichiarazioni. Le notizie che riporteranno un virgolettato con le dichiarazioni, saranno solo quelle in cui saremo effettivamente presenti. Questo fino a quando non si chiarirà questa vicenda. A Monreale abbiamo una fitta rete di informatori che quotidianamente ci danno suggerimenti e notizie. Che noi puntualmente verifichiamo. Grazie a persone per bene (e sono tante) che lavorano nell’”universo amministrazione” e sanno suggerirci ed evitare eventuali tranelli. Ora, loro, staranno zitti. Avranno il “bavaglio”: Non potranno rivolgerci parola, pena sanzioni disciplinari. Non vogliamo mettere a rischio nessuno e, per questo, scegliamo una forma di protesta pacifica. Che non vi faccia mai mancare le informazioni istituzionali, ma che comporterà maggiori fatiche. Perché ottenere repliche sui fatti di cui saremo a conoscenza, sarà più complicato e, magari, più lungo. Oggi, per esempio, Di Matteo ha ritenuto “non informazione utile” una nostra richiesta di ricevere dei dati. Noi, invece, riteniamo sia informazione doverosa e puntuale da dare ai cittadini. Ed andremo avanti con le nostre forze alla ricerca della verità. Per non farvi mai mancare l’informazione che meritate. Così come vi abbiamo promesso il giorno del nostro debutto in rete. Intanto abbiamo informato della vicenda il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Sicilia e l’Assostampa.

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