Questione forestali, il Sifus: "Crocetta chieda lo stato di calamità per gli incendi nei boschi"

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Questione forestali, il Sifus: "Crocetta chieda lo stato di calamità per gli incendi nei boschi"
Per Maurizio Grosso, segretario del sindacato, "solo avviando tutti i forestali si potrebbero ridurre al minimo i rischi di disastro ambientale"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Riceviamo e pubblichiamo una lettera che ci ha inviato Maurizio Grosso, segretario regionale del Sifus, il sindacato dei Forestali siciliani. “Quello che succede in Sicilia è davvero singolare. Il Governo per giustificarsi dalla pubblica gogna mette in discussione i dati sugli incendi forniti dal Ministero degli Interni, ossia il 400% in più rispetto lo scorso anno (lo ha fatto in IV commissione all’ARS). Addirittura, sostiene che tutte le squadre antincendio sono in piena attività mentre è risaputo che la stragrande maggioranza di esse, ad oggi, è monca, carente di personale, di DPI e di automezzi (nonostante quelli nuovi riempiono i depositi).  Come se non bastasse, gli avviamenti sono stati effettuati a spezzatino in quanto le risorse economiche per gestire il comparto si rendono disponibili man mano che si liberano. Ad esempio: gli addetti antincendio sono stati avviati a fine giugno e dovevano essere sospesi il 13 luglio, ma non lo saranno in quanto si sono liberati 3,5 milioni dalla Sanità che gli consentiranno di lavorare fino al 20/22 luglio. Tuttavia, se nel frattempo, l’ARS  vota la finanziaria ter, non verranno sospesi. Lo stesso meccanismo vale per gli addetti alla manutenzione: assunzioni a spezzatino e stipendi a quando capita per i 151isti e i 101isti ( migliaia di quest’ultimi ancora non sono stati avviati). I 78isti ( circa 10 mila) verranno avviati dopo il voto alla finanziaria ter. Anche qualora le squadre antincendio fossero avviate al 100%, il rischio per i nostri boschi sarebbe altissimo, in quanto non essendo stati realizzate le essenziali opere di manutenzione (viali parafuoco, ecc), le erbacce sono più alte ed intense degli stessi boschi. Rispetto al patrimonio boschivo si è sempre intervenuti sulla base delle disponibilità di cassa e mai sulle necessità del ciclo biologico delle piante. Solo una soluzione che guarda all’immediato avviamento di tutti i forestali subito nei boschi ( 78isti compresi) per ripulirli e presidiarli può ridurre al minimo il rischio di disastro ambientale per il nostro patrimonio boschivo. Il Sifus sollecita il Governatore Crocetta a chiedere al Governo Renzi il riconoscimento dello stato di calamità e a l’ARS di votare velocemente la finanziaria TER. Nelle prossime ore verranno comunicate le azioni di lotta in sostegno delle suddette rivendicazioni”.

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