Pioppo: 11 cani avvelenati, ma secondo il sindaco "A Monreale il randagismo non esiste"

Redazione

Cronaca

Pioppo: 11 cani avvelenati, ma secondo il sindaco "A Monreale il randagismo non esiste"
Eppure nel 2011 l'amministrazione Di Matteo ha stanziato 130 mila euro per contrastare il fenomeno "inesistente"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Pioppo, frazione di Monreale. Undici cani brutalmente avvelenati e tre in pericolo di vita all'interno di un casolare abbandonato. Di fronte ad una scena di questo genere, a chiunque ghiaccerebbe il sangue nelle vene. A chiunque, escluse le forze preposte al soccorso, che hanno il dovere di mantenere il sangue freddo e intervenire immediatamente. Eppure, più che sangue freddo, i volontari OIPA e LIDA intervenuti per soccorrere i cani, si sono trovati di fronte ad un muro d'indifferenza tanto agghiacciante quanto la scena a cui sono stati costretti ad assistere. Allertati da alcuni residenti allarmati dai lamenti dei cani, i volontari hanno chiamato Carabinieri, Polizia Locale e ASP di Palermo, senza però ricevere alcun supporto. Solo dopo quattro ore è giunta sul posto la Polizia Locale, che si è limitata ad ascoltare il racconto dei volontari (senza neanche ispezionare l'interno del casolare) invitando i volontari a soccorrere personalmente i cani ancora in vita per condurli presso il canile di Palermo. Stesso invito da parte dell'ASP di Palermo che, contattata telefonicamente, ha consigliato ai volontari di provvedere a titolo personale a trasferire i cani presso un presidio veterinario privato, dato che l'intero territorio del comune di Monreale non è provvisto di antidoti antiveleno, di ambulatori veterinari, di presidi sanitari pubblici e convenzioni con strutture private. Una risposta che richiama le tinte surreali dei romanzi di Kafka. E ancora più paradossale è quanto dichiara Filippo De Matteo, il primo cittadino di Monreale, quando afferma che "a Monreale il randagismo non esiste". E se in un comune in provincia di Palermo, che conta 38.572 abitanti, il randagismo non esiste, ci chiediamo allora dove siano finiti i 130.000 euro stanziati nel 2011 per prevenire e arginare un fenomeno che, a detta del sindaco non c'è. Ci chiediamo anche che fine abbia fatto la struttura individuata dal Comune da adibire a presidio veterinario, con tanto di nuove apparecchiature mai usate dall'azienda sanitaria locale e lasciate ora in disuso. Ci chiediamo, infine, perché siano stati spesi dei soldi pubblici per un fenomeno che non esiste. Eppure le foto scattate dai volontari si commentano da sole e testimoniano una realtà drammatica, quella di un territorio completamente abbandonato dalle istituzioni. Cani denutriti, affamati, picchiati, investiti, lasciati a se stessi nella più totale incuria dell'ambiente, costretti a cercare cibo e riparo tra cumuli d'immondizia e nei cassonetti della spazzatura. Le cucciolate sono continue, i cani malati e investiti muoiono per le strade e i casi di avvelenamento sono all'ordine del giorno. Il canile comunale più vicino è quello di Palermo che, anch'esso al collasso, rimbalza a Monreale.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it