Piano regolatore, scintille Di Matteo-Leto: “Legga le carte”; “Le legga lui”

Redazione

Cronaca

Piano regolatore, scintille Di Matteo-Leto: “Legga le carte”; “Le legga lui”
Botta erisposta tra il primo cittadino ed il candidato alle primarie del Pd sul blocco del piano regolatore e sull´arrivo della valutazione ambientale strategica

18 Gennaio 2016 - 00:00

Botta e risposta tra il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo ed il candidato alle primarie del Pd Salvatore Leto. Quest’ultimo aveva espresso preoccupazione per la situazione di stallo del piano regolatore di Monreale. Una situazione che costerebbe parecchi soldi alle casse comunali. Il primo cittadino, però, non si era risparmiato: “Leto dovrebbe leggere le carte prima di parlare”, aveva detto. Per Leto, la variante del Prg era a pochi metri dal traguardo proprio nel 2009, anno di insediamento di Di Matteo. Ed era stata la Giunta a bloccare l’Iter giunto al Genio Civile. Un blocco che costerebbe alle casse comunali 60 mila euro e 27 milioni per gli studi geognostici. Di Matteo aveva detto che la sua amministrazione non aveva bloccato nulla, visto che aveva ritirato il Prg dietro precise disposizioni della comunità europea, visto che mancava un documento chiamato Vas, valutazione ambientale strategica. Un prg approvato senza Vas, per Di Matteo, sarebbe stato un danno per i cittadini che avevano richiesto ed ottenuto una concessione edilizia. Chiusura ironica di Di Matteo: “Dispiace che queste affermazioni vengano da un candidato alle primarie che potrebbe diventare la guida di questo paese”. La replica di Leto non si è fatta attendere. “Dalle parole di Di Matteo appare evidente la totale assenza della minima consapevolezza sull’iter di formazione ed approvazione del piano e sugli obblighi derivanti dalle normative vigenti, e questo ad un Sindaco non è consentito. Proprio leggendo le carte che Di Matteo mi accusa di non aver consultato, appare evidente la volontà politica di fermare l’iter del piano regolatore, come peraltro sottolineato dal commissario ad acta dallo stesso Di Matteo contestato. La verità è che la sua amministrazione, appena insediata, ha interrotto un iter già in corso che ancora oggi, dopo anni e quasi a scadenza del mandato è ancora al punto di partenza e per questo motivo incrocia nuove procedure e vincoli che rischiano di prolungare ulteriormente il ritardo dell’approvazione, prolungare l’agonia di un territorio già dissestato e pesare sulle tasche dei cittadini”. La lettera completa di documentazioni è consultabile sul sito del candidato, all’indirizzo www.salvoleto.it

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