Piana, il consiglio approva la Tari, ma è scontro. "Si paga di meno". "Non è vero"

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Piana, il consiglio approva la Tari, ma è scontro. "Si paga di meno". "Non è vero"
Per l'amministrazione riduzione di 30 mila euro. Ma l'opposizione insorge: "il servizio costava 200 mila euro meno solo qualche anno fa"

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il consiglio comunale del comune di Piana degli Albanesi ha approvato il regolamento e le tariffe TARI (Tassa sui Rifiuti). Secondo la giunta Scalia “numerose famiglie pagheranno meno rispetto agli anni passati”. “Ma a quali anni passati si riferisce il sindaco Scalia, quando fa questa affermazione?2, si chiede Alberto Petta, consigliere d’opposizione. Per la Giunta comunale, la Tari costerà 30 mila euro in meno. “Che lo dimostrino – dice Petta -. Ma, come al solito, procedono al buio dimostrando approssimazione in un settore, come quello dei tributi, che incide direttamente nelle tasche e nelle economie delle famiglie di Piana. Non sono state fatte proiezioni precise e credibili. Vorrebbero far passare come un successo la riduzione dei costi di circa 30 mila euro quando prima il servizio costava 200 mila euro in meno”. Ma l’amministrazione ribatte: “Questo risultato è frutto della raccolta differenziata record che si attesta oltre il 70%, della riduzione del costo del servizio, di cui si assicura la copertura integrale come previsto dalla legge, e dell’abolizione della quota di trasferimento allo Stato. Si pagherà non solo in base ai metri quadri dell’immobile ma anche in base al numero dei componenti del nucleo familiare”. “Fatti e dati smentiscono l’indecoroso tentativo demagogico e falso di far passare il messaggio che i cittadini pagheranno meno. I tempi e gli spazi giornalistici non consentono un preciso raffronto fra i livelli della pressione fiscale prima della giunta Scalia e quelli di oggi. Ma è quasi pronto un dossier dettagliato che mostra di quanto è aumentata la tassazione a danno dei cittadini”, dice Petta. Previste riduzioni per le attività produttive che generano rifiuti speciali; riduzioni previste anche per i locali destinati a deposito di bar, pasticcerie e pizzerie. “Con le somme derivanti dal sistema virtuoso, frutto dell’impegno della nostra amministrazione – dicono dalla Giunta Scalia -, saranno previste in futuro riduzioni alle categorie con le aliquote più alte. Un forte segnale anche per rivitalizzare il centro storico con l’abbattimento del 50% della tassa per tre anni per le nuove attività commerciali e artigianali che decideranno di insediarsi nel perimetro del centro storico. È stata inoltre approvata una mozione di indirizzo del consiglio Comunale per ridurre al minimo la tassa per le famiglie che hanno un ISEE pari a 0”. “Io so solo che questa amministrazione ha introdotto l’Addizionale Comunale IRPEF, che come parecchi studi autorevoli dimostrano, produce come primo effetto alla sua introduzione una perdita secca di almeno sei posti di lavoro (in comunità della nostra dimensione), figuriamoci gli effetti nel lungo periodo. È stata aumentata la Tarsu ogni anno e di percentuali molto elevate. Tutte le altre imposte sono state approvate col massimo delle aliquote sia che si trattasse dell’Imu sia della Tasi. Adesso pretendono di far credere che alla gente che pagheranno meno? Sono da sempre dalla parte dei cittadini, per questo mi batto perché non siano presi in giro da semplici  millantatori. Se un raffronto va fatto, andrebbe fatto in generale su tutta la pressione fiscale mettendo per esempio a confronto l’anno 2010 o 2011 con il 2014. Solo in questo modo si potrebbe avere l’idea di quanto il cittadino paga di più. In ultimo anche i riferimenti circa una contribuzione più equa, ovvero al fatto che oggi la Tari si paga non solo in riferimento ai metri quadrati dell’abitazione, ma anche in riferimento al nucleo familiare questo è giusto, ma pare assurdo che sia l’Amministrazione a cercare di prendersene il merito: questa è una specifica previsione della legge nazionale. Appuntamento ai cittadini al più presto per far luce su tutta la situazione fiscale con apposito dossier”.

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