Piana, dipendenti Ato senza stipendi da tre mesi

Redazione

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Piana, dipendenti Ato senza stipendi da tre mesi
Situazione insostenibile per i lavoratori che hanno, comunque, continuato a garantire i servizi di raccolta. Ma adesso, molti, si trovano con una situazione finanziaria drammatica

18 Gennaio 2016 - 00:00

Piana degli Albanesi, 6 febbraio 2013 – Da tre mesi non percepiscono lo stipendio. E non hanno ricevuto nemmeno la tredicesima. La situazione per i dipendenti dell’Ato Pa 2, ormai, è drammatica. Bollette che si accumulano. Avvisi dalle banche. E conti sottozero. Alcuni, che preferiscono non vedere pubblicato il proprio nome, raccontano di avere una scopertura del conto corrente di oltre 5 mila euro. Una situazione che per i dipendenti non può essere tollerata. Ed a questi, si aggiungono anche i dipendenti comunali precari Co.Co.Co. che non hanno percepito la retribuzione relativa al mese di gennaio. «Cosa sta succedendo? Perché nonostante le empie disponibilità di bilancio, non vengono pagati i dipendenti ed alla luce dei risparmi conseguenza della sentenza tar che annulla le posizioni debitorie non si procede alla conversione di questi contratti da co.co.co. a contratti di diritto privano»? È la domanda che si pone Alberto Petta, consigliere comunale di opposizione. La vicenda dell’Ato, però, è la più paradossale. Visto che poco prima della fine dell’anno è stato approvato il bilancio di previsione 2012, in cui è stato aumentato lo stanziamento finanziario per l’Ato dell’80%. Per l’Ato, infatti, la cifra stanziata è di 1,1 milioni di euro, mentre «con la gestione Caramanno – spiega Petta – l’Ato costava alle casse comunali solo 600 mila euro». Gli operatori, intanto, continuano a svolgere il proprio lavoro pur non percependo un centesimo, «ma il diritto alla retribuzione non può essere cancellato in questo modo – dice Petta – Dove sono finiti questi soldi stanziati per l’Ato e perché devono essere i lavoratori a pagare l’inerzia e la lentezza di questa amministrazione»? Non è stato possibile avere una replica né dal sindaco Vito Scalia né dall’assessore competente Vito Matranga.

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