Piana degli Albanesi il centro del mondo. Uno studio vince premio nazionale

Simone Marchese

Cronaca

Piana degli Albanesi il centro del mondo. Uno studio vince premio nazionale
Assegnato a Vito Giorgio Zuccaro il Premio Nazionale Cronache del Mistero 2014

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il premio Nazionale Cronache Del Mistero Altipiani di Arcinazzo 2014 quest’anno è stato consegnato a Vito Giorgio Zuccaro per il suo saggio che vede Piana degli Albanesi al centro di un interessante punto di vista. A volte difficile quasi impossibile dimostrare determinati eventi, ma basta uscire dai soliti schemi, spesso imposti, per affacciarsi verso orizzonti alternativi. Un intuizione ricevuta in sogno fa iniziare gli studi a Vito Zuccaro, che comincia ad osservare i suoi territori all’interno del bacino del Mediterraneo e nota qualcosa di interessante: ipotizza Piana degli Albanesi al centro del mediterraneo e con un compasso fra le mani comincia a disegnare cerchi e così nota che sulla stessa linea, che proprio nella figura del cerchio non trova né un inizio né una fine, corrispondono determinati siti d’interesse. Ustica, le Egadi, capo Boeo, l’isola Ferdinandea, la valle dei Templi. Un secondo cerchio, più ampio, attraversa Pantelleria, il teatro di Taormina, l’Etna e le isole Eolie. Un terzo cerchio, passa per capo Passero, il teatro di Siracusa e capo Peloro. Insomma, Piana è equidistante dai punti turistici più importanti e rinomati della Sicilia. "Questa mia scoperta parte da montagna Kumeta – dice Zuccaro – che, oltre ad offrire paesaggi suggestivi, è il centro equidistante da tutti i luoghi turistici siciliani ed europei. Non a caso i primi abitanti di questo posto, consapevoli già di trovarsi al centro del Mediterraneo, lo avevano scelto come insediamento. E la zona archeologica “Jato” ne è la testimonianza". Proprio il monte Kumeta racchiude in se un numero non indifferente di segreti e misteri tramandati fino ai giorni nostri, infatti nei vari percorsi è possibile ammirare moltissimi fossili sia di flora che di fauna, probabilmente veri testimoni del “Grande Impatto”, e la sua struttura è composta da rilievi risalenti all’era mesozoica(circa 250 milioni di anni fa), per questo una delle zone più antiche della nostra isola. Ma c’è ben altro: analizzando bene il “modus” in cui Vito Zuccaro si avvicina ai suoi studi si denota un ulteriore alone di mistero nei suoi “cerchi”, tra l’altro figura antichissima e molto importante che rappresenta la perfezione, la compiutezza, l’unione ovvero l’immutabile. Secondo alcune leggende, antichi ordini sociali legati ad arcaiche pratiche di esoterismo, proprio attraverso il canale dei sogni e dell’intuizione si racchiude la comunicazione ed il legame con fra i “Creatori” e la razza umana, ne sono prova spiccate personalità della storia come Leonardo da Vinci, Mozart, Nikola Tesla e tanti altri. Proprio quest’ultimo, salito all’onore delle cronache come l’uomo che ha inventato il ‘900, asseriva di ricevere in “sogno”, come una visione, i suoi progetti che oggi sono alla base delle più moderne tecnologie. Ma non andremo oltre altrimenti che mistero sarebbe, in fondo forse la nostra stessa esistenza resta un mistero e chissà cosa ci riveleranno i “cerchi” di Vito Zuccaro. “La vita non è un problema da risolvere, ma un mistero da vivere” Soren Kierkegaard (filosofo 1813-1855)

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