Partinico, dissequestrato il Bazar dell'usato di via del Contadino

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Partinico, dissequestrato il Bazar dell'usato di via del Contadino
La Procura non ha convalidato il sequestro preventivo operato dalla polizia ed ha disposto l’immediata restituzione non soltanto della merce, ma anche di tutta la attività.

18 Gennaio 2016 - 00:00

Subito dopo il sequestro operato dalla Polizia di Stato del commissariato di Partinico ad  A.S. , commerciante di Partinico e titolare del "Bazar dell'usato" di via del Contadino, veniva immediatamente dissequestrata l’attività commerciale e la conseguente restituzione di tutto il materiale in sequestro. La Procura della Repubblica di Palermo infatti non ha convalidato il sequestro preventivo operato dagli Agenti del Commissariato e ha disposto l’immediata restituzione non soltanto della merce ma anche di tutta la attività. I difensori di A.S., Salvino Caputo e Francesca Fucaloro, infatti avevano immediatamente contestato l’attività operata dalla Polizia di Stato del locale commissariato sia per quanto riguarda la tipologia della attività che, avente natura amministrativa, non costituisce reato e i perché non è stata fornita dai verbalizzanti la prova che la merce contenuta all’interno della attività di Via Contadino possa essere di provenienza furtiva. Il Sostituto Procuratore della Repubblica (Renza Cescon) ha emesso provvedimento di non convalida del sequestro anche perché nonostante sia stata conferita alla Polizia apposita delega di indagine la stessa non ha avuto esito alcuno. Tra l’altro, anche l’esame, da parte della Polizia, dei DVD contenenti le registrazioni ha confermato la provenienza lecita della merce rinvenuta all’interno dell’attività commerciale di via Contadino. “Eravamo certi che A.S. – hanno dichiarato i difensori – ha svolto l’attività nell’assoluto rispetto delle regole sulla identificazione dei venditori e sulla provenienza della merce acquistata e anche della circostanza che per quel tipo di attività non è stata posta in essere alcuna violazione di norme penale. Resta comunque la circostanza, certamente negativa, – concludono Caputo e Fucaloro –  che A.S  ha subito un grave danno sia dal punto di vista dell’immagine dell’azienda sia che dal punto di vista economico”.

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