Palermo, tornano i "pataccari", truffa da 6 mila euro ad un anziano

Redazione

Cronaca

Palermo, tornano i "pataccari", truffa da 6 mila euro ad un anziano
Lo schema è il solito: finti preziosi e necessità di venderli. La polizia denuncia tre uomini

18 Gennaio 2016 - 00:00

La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà tre palermitani, di 65, 41 e 34 anni, responsabili del reato di truffa aggravata nei confronti di un 77enne palermitano. L’anziana vittima è stata raggirata dai tre malfattori secondo l’ormai tristemente noto schema dei “finti preziosi”. Ad individuare e denunciare i malviventi, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Porta Nuova”, squadra investigativa diretta dalla dott.ssa Milioto. I malviventi, già noti agli uffici di Polizia,  hanno individuato in un anziano cittadino il loro facile obiettivo e non hanno avuto alcuno scrupolo nel circuirlo, riversando gli effetti del loro raggiro anche su una seconda, inconsapevole vittima. L’anziano è stato inizialmente avvicinato da un giovane, spacciatosi per Ufficiale della Marina greca, di passaggio a Palermo in concomitanza di uno scalo intermedio. Il fantomatico Ufficiale, con consumata predisposizione all’inganno, ha rappresentato all’interlocutore la necessità di monetizzare alcuni preziosi in suo possesso, proponendoli  allo stesso anziano per una cifra che si aggirava sui trentamila euro. E’ a questo punto, come da canovaccio, che ha fatto la sua comparsa un “passante” che aveva origliato il contenuto della discussione. Quest’ultimo ha, naturalmente, manifestato interesse all’acquisto dei preziosi, producendo una preventiva pressione psicologica nei confronti della vittima, sentitasi insidiata, nella conclusione dell’affare, da una inaspettata concorrenza. A chiudere il cerchio l’immancabile “gioielliere”, giunto per periziare i monili ed attestarne il valore, stimato proprio sui trentamila euro. La vittima, ormai in balia dei tre e convinta della bontà dell’affare, si è trovata nella necessità di reperire seimila euro, questa la cifra pattuita con il secondo “compratore”, per l’acquisto “in società” dei preziosi. Il raggirato ha così deciso di ricorrere ad un veloce prestito e per farlo si è rivolto ad un coetaneo, amico di vecchia data. Questi, seppur restio a consegnare la cifra, è stato alla fine convinto dall’entusiastico trasporto dell’amico per la “rara opportunità capitata”. E’ in questa fase che la vicenda, già triste, ha assunto i connotati dell’ amarezza, perché ha fornito lo spaccato di un mondo, quello della terza età, in cui lungimiranza e solitudine sono due facce della stessa medaglia. L’amico della vittima gli ha, infatti, consegnato un assegno di seimila euro, denaro accantonato nel corso degli anni e destinato a pagare le sue spese funebri, così da non gravare economicamente sulle finanze dei congiunti. La vittima si è così recata in una vicina banca per scambiare l’assegno, operazione alla quale i malviventi si sono guardati bene dal partecipare per il timore di essere inquadrati dalle telecamere di sorveglianza. Una volta entrati in possesso del maltolto, i tre, con un banale pretesto, si sono allontanati, sparendo e non dando più notizie di sé. L’anziano ha immediatamente compreso di essere stato raggirato e, con la morte nel cuore, si è recato presso gli uffici del vicino Commissariato di P.S. “Porta Nuova”. Ad accoglierlo i poliziotti dell’ufficio “denunce” che lo hanno ascoltato, rassicurato e  consolato. Un parziale conforto è giunto all’anziano quando gli agenti gli hanno mostrato le foto segnaletiche di alcuni soggetti conosciuti e sospettati di aver potuto compiere analoghe truffe. Senza esitazione, la vittima ha riconosciuto i suoi truffatori in tre delle foto mostrategli. Tutti i malviventi sono stati raggiunti dai poliziotti presso i loro domicili e tutti risultano indagati a piede libero, per il reato di truffa aggravata ed associazione a delinquere. Uno dei tre, aveva, nel frattempo deciso di trasferirsi a Roma e, nella capitale, è stato rintracciato e denunciato. Chiunque riconoscesse nelle foto dei tre denunciati, gli autori di analoghe truffe, potrà contattare sia l’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura allo 091-210850, sia il Commissariato P.S. “Porta Nuova” al nr. 091-6561411.

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