Palermo, stavano prelevando soldi da un libretto postale con documenti falsi, arrestati

Redazione

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Palermo, stavano prelevando soldi da un libretto postale con documenti falsi, arrestati
Nelle carte d'identità, dati anagrafici falsi, ma la loro fotografia

18 Gennaio 2016 - 00:00

Intorno alle 8,30 circa di martedì scorso i Carabinieri della Stazione di Partanna Mondello hanno arrestato con l’accusa di possesso e fabbricazione di documenti identificativi falsi Francesco Ferrante, palermitano classe 1967 e Salvatore Cracchiolo, palermitano classe 1973, residente a Isola delle Femmine. I militari stavano transitando nei pressi dell’ufficio postale di via Carbone, quando notavano uscire una persona sospetta. L’uomo fermato e sottoposto a controllo non era in grado di fornire delle valide giustificazioni in relazione alla sua presenza lì. Ferrante, al momento del controllo, aveva ancora in mano un modulo di richiesta servizi Banco Posta parzialmente compilato con numero libretto e datato 27 maggio 2014, a firma A.U., con indicati gli estremi del documento di identità e codice fiscale. Pochi attimi dopo si avvicinava in sella ad un ciclomotore Cracchiolo che, alla vista dei militari, mostrava una forzata indifferenza. A seguito della perquisizione personale di Ferrante veniva rinvenuto un porta documenti con l’intestazione Poste Italiane contenente un libretto postale, una carta d’identità con gli estremi di A.U., palermitano classe 1969, ma recante la fotografia di Ferrante, una tessera sanitaria intestata sempre ad A.U.  A Cracchiolo, invece, un porta documenti con l’intestazione Poste Italiane contenente un libretto postale intestato a S.S., una carta di identità con gli estremi di S.S., palermitano classe 1978, ma con la fotografia di Cracchiolo, una tessera sanitaria intestata a S.S., ed un modulo di richiesta servizi Banco Posta parzialmente compilato con numero libretto datato 27 maggio 2014 a firma di S.S. Nel portapacchi del ciclomotore di Cracchiolo, un porta documenti delle Poste Italiane contenente un libretto postale intestato ad A.G., una carta di identità intestata ad A.G., ma con fotografia di Ferrante e la tessera sanitaria di A.G. I successivi accertamenti presso l’ufficio postale permettevano di confermare che i due, pochi minuti prima si erano presentati quasi contestualmente, effettuando un’operazione tecnicamente definita di “aggiornamento”, al fine di verificare la disponibilità del libretto. Le immediate verifiche permettevano di accertare che il libretto postale intestato a S.S., era stato aperto in data 12 maggio 2014 utilizzando i documenti falsi rinvenuti indosso a Cracchiolo. Su tale libretto risultava essere stata effettuata la negoziazione dell’assegno di 2.700 euro emesso in data 15 aprile 2014 a favore di S.S., assegno successivamente bloccato. In relazione ai documenti rinvenuti indosso a Ferrante si appurava che i libretti postali intestati ad A.U. ed A.G., erano stati aperti utilizzando gli stessi falsi documenti rinvenuti addosso a Ferrante.   I due alla luce dei fatti, venivano accompagnati in caserma e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria tratti in arresto e tradotti presso il Tribunale di Palermo e sottoposti al rito direttissimo, a seguito del quale dopo la convalida venivano, Ferrante sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, mentre per Cracchiolo l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

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