Palermo, sorpresi a saccheggiare il Velodromo, arrestati dai carabinieri

Redazione

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Palermo, sorpresi a saccheggiare il Velodromo, arrestati dai carabinieri
Stavano rubando materiale per 50 mila euro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Ancora una volta l’obiettivo dei “cacciatori” di metalli pregiati si conferma il velodromo cittadino "Paolo Borsellino", di via Lanza di Scalea, struttura sportiva inutilizzata dal 2008, quando una tempesta di pioggia e vento, ne aveva danneggiato il tetto, e ulteriormente rovinata, a seguito dell’incendio divampato il 2 novembre che aveva distrutto quasi completamente il parquet. Nel pomeriggio di ieri, due palermitani, Rosario Zammito e Francesco Faija, volti noti alle forze dell’ordine, sono stati sorpresi dai carabinieri che stavano controllando il perimetro della struttura, intenti ad armeggiare con arnesi da scasso su di un quadro elettrico A seguito dell'ispezione dei locali, i carabinieri hanno accertato la manomissione ed il furto di: trentadue batterie da 12v 65 Ah, circa 100 metri di cavi in rame suddivisi in vari spezzoni, una batteria box, un gruppo di continuità e un quadro elettrico, pronti per essere portati via, per un valore complessivo di circa 50.000 euro. Durante la perquisizione Zammito, è stato trovato in possesso, di una boccetta di “saggio d’argento”, utilizzato dagli orefici e da negozi specializzati per le prove dei metalli, i due lo avrebbero utilizzato, per riconoscere l’argento presente nei cavi superconduttori dal normale metallo, avevano anche studiato il quadro elettrico prima di smontarlo, evitando così la folgorazione. Arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso il Tribunale di Palermo, i due giudicati con il rito direttissimo, sono stati sottoposti ai domiciliari.

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