Palermo, rapinano un automobilista, poi vanno a prendere un caffè. Arrestati

Redazione

Palermo

Palermo, rapinano un automobilista, poi vanno a prendere un caffè. Arrestati
Individuati grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “investigativa” del Commissariato San Lorenzo, hanno eseguito un provvedimento di “fermo”, già convalidato dall’Autorità Giudiziaria, nei confronti di Giuseppe Di Mino, 41enne palermitano di via Castellana e Giuseppe Lauri, 33enne palermitano, formalmente residente a Limbiate (MI),  poiché ritenuti responsabili dei reati di rapina aggravata in concorso, lesioni personali dolose aggravate, detenzione e porto di oggetto atto ad offendere e violenza privata. I due dovranno rispondere di una rapina, connotata da una violenza inusitata, compiuta, in danno di un impiegato pubblico, lo scorso 22 novembre in una nota arteria cittadina. Violenti rapinatori e serafici clienti di un bar cittadino: per due malviventi palermitani,  il passaggio tra le due condizioni apparentemente inconciliabili è stato rapido ma, alla fine, è costato loro l’identificazione e quindi l’arresto da parte della Polizia di Stato. Intorno alle 21del 22 novembre scorso, armati di coltello e pronti a tutto pur di racimolare denaro, i due malviventi affrontarono in via Croce Rossa un impiegato quando questi si trovava all’interno dell’abitacolo della sua vettura. Dapprima i malviventi gli impedirono la marcia, parcheggiando la loro vettura dinanzi a quella del malcapitato e successivamente aprirono lo sportello e lo ferirono con colpi di coltello alla mano ed al volto. Tutto per ottenere il portafogli della vittima che, pur ferito e svantaggiato dalle condizioni di luogo e dall’inferiorità numerica, riuscì a reagire, ferendo alla mano uno degli assalitori. A distanza di qualche ora dall’accaduto, una volante della Polizia di Stato ritrovò il portafogli della vittima su un marciapiede non distante e limitrofo ad un bar tabacchi. I poliziotti, alla ricerca di elementi utili alla identificazione dei malviventi, pensarono di trarre delle indicazioni dalla visione delle immagini delle telecamere esterne degli esercizi di zona. Non pensavano certamente, gli agenti, di risalire direttamente ai rapinatori grazie alle telecamere interne del bar. Di Mino e Lauria, subito dopo la rapina, avevano fatto ingresso nei locali del bar tabacchi per consumare un caffè, incuranti dell’attenzione che la sanguinante ferita alla mano di uno dei due avrebbe potuto suscitare sui presenti. Con furbizia e sfacciataggine, alle inevitabili domande su cosa fosse accaduto, i malviventi avevano risposto di essersi feriti durante una rapina, invertendo in tal modo i termini della realtà. Le immagini delle telecamere che hanno dato conto di come uno dei due, Lauria, tentasse di tamponare la ferita alla meno peggio con un fazzoletto, hanno consentito la piena identificazioni dei rapinatori. I due, inizialmente irreperibili presso i rispettivi domicili, sono stati catturati dalla Polizia di Stato dopo una serie di appostamenti e pedinamenti nei luoghi di principale frequentazione. Non è da escludere che stessero preparandosi ad abbandonare il capoluogo per sottrarsi alla temuta cattura.

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