Agenti della Polizia di Stato appartenenti all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, hanno tratto in arresto A.L.C. 19enne palermitano, ritenuto responsabile, insieme ad un minore, del reato di rapina aggravata in concorso ai danni di un extracomunitario. Il giovane, in compagnia del complice, intorno alle 22, ha preso di mira un26enne extracomunitario, di rientro nella sua abitazione, nel quartiere “Kalsa”. La vittima, che probabilmente era stata seguita dai due giovani, è stata avvicinata ed invitata con irruenza a consegnare tutto il denaro in suo possesso. Il cittadino extracomunitario, in un primo tempo ha cercato di resistere ai due, poi, riuscito a divincolarsi, è corso sino a casa dove ha avvisato due coinquilini, ai quali ha invocato aiuto. I suoi amici, due concittadini, si sono precipitati in strada per soccorrerlo. Contestualmente, in aiuto, stavolta, dei due malviventi, sono arrivati altri quattro complici che, vigliaccamente, sfruttando la superiorità numerica, hanno affrontato i tre extracomunitari. Dopo una breve colluttazione, i tre stranieri, sono riusciti a sfuggire alle grinfie del gruppo, in casa. I malviventi non hanno desistito e senza alcuna esitazione hanno raggiunto gli stranieri fin sulla  porta di casa. Una volta raggiunto il pianerottolo, trovata la porta d’ingresso sbarrata, il gruppo si è fatto strada, sfondando la porta con un mattone di tufo, trovato lì nelle vicinanze. La brutta avventura dei tre coinquilini extracomunitari, non si è così conclusa dietro le mura rassicuranti di casa. I giovani malviventi, una volta dentro l’appartamento, hanno affrontato una seconda volta gli stranieri, riuscendo questa volta a sottrarre 900 euro in contanti prima di fuggire via. In questi minuti concitati una segnalazione anonima al 113 ha avvisato gli agenti della presenza di una  rissa in strada. I poliziotti, giunti tempestivamente sul posto, hanno raggiunto due dei giovani violenti in fuga nei vicoli del quartiere e li hanno tratti in arresto. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, il 19enne, veniva ristretto in regime di vita comune presso la Casa Circondariale “Ucciardone”, mentre il minore è stato accompagnato dai poliziotti presso il centro rieducazione minorile “Malaspina”. La Polizia di Stato sta indagando per rintracciare gli altri complici, che non esclude di identificare al più presto.