Palermo, rapina ad un centro Tim arrestati i responsabili

Redazione

Palermo

Palermo, rapina ad un centro Tim arrestati i responsabili
Il raid compiuto a dicembre: avevano portato via merce e contanti per quasi 10 mila euro

18 Gennaio 2016 - 00:00

Agenti della Polizia di Stato, appartenenti alla sezione “Investigativa” del Commissariato Libertà hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare in carcere nei confronti di Andrea Gandolfo 60enne pregiudicato palermitano e Valerio Giglio, 35enne pregiudicato. Il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Palermo, Daniela Cardamone è stato richiesto dal P.M., De Leo. Lo scorso 18 dicembre, in orario mattutino prossimo alla chiusura, Gandolfo e Giglio, in rapida successione, hanno fatto ingresso nei locali del centro Tim di via Montepellegrino sorprendendone da solo il dipendente. A far da apripista è stato Gandolfo che, con decisione e sfrontatezza, ha costretto il dipendente all’interno di un ripostiglio e si è preoccupato di smontare i fili di collegamento delle telecamere a circuito chiuso dell’esercizio. L’operazione di disattivazione delle telecamere è risultata però goffa e maldestra tanto da non pregiudicare, né la registrazione di quanto accaduto, né la qualità delle immagini. A breve distanza di tempo, ha fatto ingresso Giglio che si è occupato di razziare cellulari, ricariche telefoniche e denaro contante. In corso di razzia ecco però l’imprevisto: l’ingresso non preventivato di una giovane cliente. Giglio non ha perso però la calma ed anzi ha sfruttato l’occasione per costringere la ragazzina terrorizzata a reggergli il sacco da riempire con la refurtiva.  Prima di fuggire i due si sono preoccupati di rinchiudere nello stanzino anche la giovane vittima. A conclusione della rapina è stato particolarmente pingue il bottino costituito da 50 cellulari, del valore di cinquemila euro circa, ricariche telefoniche e duemila euro circa di contante. I poliziotti hanno, naturalmente, sviluppato il corso delle loro indagini partendo dalle immagini registrate dalle telecamere che hanno immortalato i due pregiudicati all’opera, per altro con un taglierino. A dare riscontro ai sospetti dei poliziotti sulle identità di Gandolfo e Giglio anche un contestuale segmento di indagine svolto, secondo tecniche tradizionali. Il ritrovamento di uno dei cellulari sottratti in rapina, già venduto ed immesso nel mercato parallelo, ha consentito agli agenti di tracciare i passaggi fatti fare alla refurtiva dai malviventi ed è bastato quindi percorrere a ritroso per risalire a Gandolfo e Giglio.

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