Palermo, rapina ad un anziano prete, i carabinieri fermano due persone

Redazione

Palermo

Palermo, rapina ad un anziano prete, i carabinieri fermano due persone
Il prelato, ormai in pensione, legato ed imbavagliato insieme al suo badante

18 Gennaio 2016 - 00:00

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo, a seguito di segnalazione della Centrale Operativa intervenivano in zona Falde, dove era stata perpetrata una rapina presso una comunità religiosa, ai danni di un prelato, che era stato immobilizzato ed imbavagliato unitamente al badante. Quest’ultimo, che intanto era riuscito a liberarsi, informava i Carabinieri al “112 del Pronto Intervento”, richiedendo un immediato soccorso. Tempestivamente giunti sul posto, i Carabinieri salivano nella predetta struttura, dove accertavano la presenza di un giovane badante 22enne e del monsignor E.P., sacerdote in pensione, immobile su una poltrona poiché da tempo sofferente. Dal racconto fornito dal giovane badante, emergeva che poco prima aveva risposto ad una chiamata al citofono del portone d’ingresso, il cui interlocutore lo invitava a scendere per una consegna pacchi per conto di una ditta. Lo stesso, dopo aver aperto il portone, si trovava dinanzi a due persone con il viso travisato da passamontagna, che lo afferravano per il collo. La vittima dell’aggressione, riconosceva subito il secondo complice, che brandiva un coltello, tale “Cristian”, un giovane che nel mese di marzo scorso aveva lavorato presso quella comunità come badante e che era stato licenziato proprio a fine mese. Dai documenti custoditi presso la struttura, veniva recuperato una copia del  documento che ritraeva Cristian, 21enne palermitano, disoccupato. Altre “gazzelle” del Nucleo Radiomobile, appena giunte nei pressi dell’abitazione, individuavano un giovane con due caschi da motociclista in mano intento ad allontanarsi velocemente ma subito bloccato. L’immediata perquisizione personale consentiva di recuperare un cellulare, nella cui area “Sms”appariva un ultimo e recente contatto partito da tale “Peppe”: “che diceva: “ci sono i Carabinieri sotto casa tua”. Quindi, i militari si recavano presso casa di “Peppe”, dove, nella cesta dei panni sporchi, venivano rinvenuti gli abiti macchiati di sostanza verosimilmente ematica, sottoposti a sequestro, unitamente alla somma in denaro di 160 euro, risultata parte del provento delittuoso.  Dalla ricostruzione dei fatti emergeva che i due rapinatori, dopo aver fatto irruzione nell’abitazione  del  monsignore ed averlo immobilizzato ed imbavagliato con nastro adesivo unitamente al collaboratore domestico, rapinavano la somma contante di 340 euro, due carnet di assegni, un televisore, 5 orologi e preziosi per un valore complessivo di 6 mila euro circa. Nell’occorso, il giovane badante, veniva attinto da un fendente alle spalle riportando una ferita da punta e taglio al dorso ed ecchimosi varie giudicate guaribili in 7 giorni  dai sanitari dell’ospedale “Ingrassia”. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita all’avente diritto. Stante quanto sopra, essendo emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dei malfattori C.R. e G.M., entrambi 21enni, venivano dichiarati in stato di arresto con l’accusa di rapina aggravata e lesioni in concorso. Gli arrestati in Caserma davanti all’evidenza, hanno subito ammesso le proprie responsabilità, pertanto custoditi nelle camere di sicurezza, in attesa di essere giudicato con rito direttissimo, disposto dalla competente Autorità Giudiziaria nella giornata odierna.

Altre notizie su monrealepress

Autorizzazione del Tribunale di Palermo N. 621/2013

Direttore Responsabile Giorgio Vaiana
redazione@monrealepress.it