Palermo, ragazza travolta in via Libertà: il giudice convalida l'arresto per il pirata

Redazione

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Palermo, ragazza travolta in via Libertà: il giudice convalida l'arresto per il pirata
Decisione del giudice Daniela Vascellaro. Negati gli arresti domiciliari

18 Gennaio 2016 - 00:00

Pietro Sclafani, l'uomo alla guida del Fiat Doblò che ieri mattina ha investito e ucciso Gaetana Valguarnera, è arrivato stamattina al tribunale di Palermo per essere processato con rito direttissimo. Il giudice Daniela Vascellaro dopo tre ore di camera di consiglio, ha deciso la custodia cautelare in carcere, come chiesto dal pm, negando gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. Sclafani dunque andrà in carcere. L'uomo che ieri è risultato positivo al narcotest, si è difeso dicendo di non aver mai assunto droghe. Secondo il racconto dei testimoni, Sclafani, dopo aver investito la donna, si sarebbe fermato e dopo aver visto il corpo esamine della giovane a terra, è risalito in auto ed è scappato. La polizia lo ha fermato poco dopo in via Autonomia Siciliana. Negli ultimi 4 anni, l'uomo ha ricevuto diverse contestazioni per eccesso di velocità, l'ultima delle quali gli è costata il ritiro della patente. I colleghi di Tania, già nel 2013 videro morire in un altro incidente, sempre in quel punto, un altro collega. Per questo hanno chiesto, insieme ad altri cittadini, che sia installato un semaforo pedonale, per regolare il flusso di auto e pedoni che quotidianamente attraversano in quel punto. Questa mattina, lì dove è morta la giovane, si è tenuto un sit-in per ricordare Tania e chiedere maggior sicurezza sulle strade.

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