Palermo, raccolta di firme per dire "no" all'isola pedonale di via Maqueda

Redazione

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Palermo, raccolta di firme per dire "no" all'isola pedonale di via Maqueda
Il presidente di Confartigianato Reina scrive ad Orlando

18 Gennaio 2016 - 00:00

Duecento firme per dire "no" all'isola pedonale di via Maqueda. Sono quelle raccolte da Confartigianato Palermo che, con una petizione che sarà presentata al sindaco di Palermo Leoluca Orlando e all'assessore Marco Di Marco, si fa portavoce dei disagi di commercianti e residenti. Tra i nomi in elenco, quelli di attività commerciali che rischiano di chiudere per il calo degli affari.  "Tra questi commercianti che si sono rivolti a Confartigianato per lanciare l'allarme ci sono insegne storiche, pilastri del commercio palermitano – dice il presidente provinciale Nunzio Reina -. Se dovessero sparire anche loro potremo considerare il centro città morto commercialmente. Avevamo già notato tutti, a settembre, quanto un'isola pedonale lungo quell'arteria può essere nociva, quanto è in grado di peggiorare la crisi che già attanaglia le imprese artigiane e commerciali. Ciò nonostante, la strada continua a rimanere chiusa. È necessario – prosegue Reina – agire subito, ascoltare questi negozianti. Anche il mercato di Ballarò sta morendo in seguito a questa iniziativa, per non parlare del tratto che da piazza Verdi arriva ai Quattro Canti e le strade limitrofe, da via Cavour a corso Vittorio Emanuele. Ribadiamo il nostro "no" ad ulteriori proroghe dell'isola pedonale – sottolinea il presidente – e dobbiamo puntare alla rivalutazione di questa zona, compreso il mercato di Ballarò che potrebbe avere un valore sociale, economico, culturale e turistico unico. Chiediamo quindi un incontro con Orlando e Di Marco per confrontarci sulle strategie da adottare".

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